Roma, cinghiali uccisi in un parco giochi: LNDC denuncia

Strage di animali davanti a centinaia di persone arrivate per protestare contro questa decisione. Immagini strazianti di cuccioli che cercano riparo vicino al corpo della mamma ormai morta
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Una famiglia di cinghiali, mamma e 6 cuccioli, si erano introdotti nei giorni scorsi in un parco giochi nel pieno centro di Roma, in zona Gregorio VII, a poche centinaia di metri da Piazza San Pietro. Gli ungulati, alla ricerca di cibo, erano stati attirati in città sicuramente dalla grande quantità di rifiuti che purtroppo infesta le strade in maniera ormai continuativa da mesi, causando un grave problema di decoro e sanitario oltre che da attrattiva per animali selvatici come questi. Una volta all’interno dell’area giochi, qualcuno ha chiuso i cancelli intrappolandoli lì.

“Secondo quanto dichiarato inizialmente, l’intenzione era quella di sedarli per poi trasferirli in un luogo più consono alla loro natura”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “La realtà però è stata molto diversa e a dir poco agghiacciante. Arrivata sul posto, la polizia provinciale ha sì provveduto a sedare la mamma ma poi, mentre questa dormiva, alcuni veterinari le hanno inferto un’iniezione mortale. Quello è stato solo l’inizio dell’orrore. Gli addetti, incaricati dal Comune e dalla Regione, hanno iniziato a rincorrere i cuccioli per ucciderli, mentre questi cercavano disperatamente riparo vicino alla mamma ormai morta. Dopo aver compiuto la strage, gli operatori hanno trascinato i corpi dei poveri animali verso un camioncino per lo smaltimento dei rifiuti.”

“Alla fine ad essere trattati come spazzatura sono state proprio queste povere creature, anziché le centinaia di sacchi di immondizia che deturpano qualsiasi angolo della città eterna. Un controsenso che evidenzia l’incapacità di gestione e la totale mancanza di sensibilità e di rispetto per la vita di certi personaggi che governano la città e la Regione. Tra l’altro, la strage è stata compiuta in tutta tranquillità davanti a centinaia di persone giunte sul posto per protestare e tentare di salvare la vita degli animali, vittime ancora una volta della crudeltà umana. In questo caso ancora più grave perché proveniente dalle istituzioni”, continua Rosati.

Ovviamente questa cosa non finisce qui. Le alternative c’erano ma sono state ignorate, preferendo la strada della violenza e della crudeltà. Per questo motivo, procederemo a denunciare tutte le figure istituzionali coinvolte – sia a livello comunale sia a livello regionale – per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, dato che i cinghiali sono stati ammazzati decisamente senza nessuna necessità”, conclude Rosati.

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