Coronavirus e DPCM, Sileri spiega cos’è il nuovo lockdown “sartoriale”: “Oggi il virus circola ovunque e ogni area può essere una nuova Codogno”

"In generale - spiega Sileri - i lockdown devono avere una delimitazione geografica, temporale e di attività: devono durare il tempo necessario affinché la curva si pieghi"
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Ai tempi della prima ondata la chiusura indiscriminata si rese necessaria per evitare l’effetto tsunami con il passaggio delle persone da una regione all’altra. Adesso abbiamo una buona capacità diagnostica, la disponibilità di posti letto negli ospedali è aumentata, abbiamo una migliore capacità di gestione del coronavirus. Se nella prima ondata Cologno e la Lombardia furono la porta d’ingresso del virus, oggi il virus circola ovunque e ogni area può essere una nuova Codogno“: lo ha spiegato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che, in una intervista al Foglio, parla di quello che definisce un lockdown “sartoriale”.
Sileri assicura: “Non vedo uno scontro tra governo centrale e regioni. L’ultimo Dpcm prevede uno scheletro di misure nazionali, uguali per tutti, come il divieto di circolazione dalle ore 22 alle 5 del mattino, la capienza massima ridotta al 50 percento sui mezzi pubblici, la chiusura dei musei..“, “queste misure sono state indicate dal Comitato tecnico scientifico, è una chiusura temporanea e io spero che sarà possibile quanto prima, magari già nel giro di un paio di settimane, di allentare le restrizioni per ripartire“, “mi auguro che presto si possa tornare a una normalità con un approccio stop and go che ci consenta di ottenere un appiattimento della curva. In generale, i lockdown devono avere una delimitazione geografica, temporale e di attività: devono durare il tempo necessario affinché la curva si pieghi“.
Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che avremo il vaccino entro dicembre, ma Sileri è scettico: “Dubito fortemente: ci sono risultati incoraggianti ma la fiala efficace e sicura non arriverà fino alla prossima primavera“, “molte cure già esistono a partire da quelle rivolte ai pazienti con sintomi mediolievi. Oggi ogni paziente riceve una terapia antibiotica, assume corticoidi ed eparina, con grandi benefici a livello terapeutico“.


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