Coronavirus, Emiliano chiede al governo di “inserire le province di Foggia e Bat in zona rossa”: “scenario di massima gravità”

"Contesto preoccupante in cui i valori di Rt, combinati con l'incidenza numerica dei nuovi casi riscontrati giornalmente, si caratterizzano per un progressivo ed inarrestabile incremento"
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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inviato una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza in cui chiede ‘‘l’adozione di un provvedimento che inserisca esclusivamente i territori delle province di Foggia e di Bat nella zona rossa, in quanto caratterizzati da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto“. La richiesta è stata avanzata alla luce delle relazioni tecniche approntate dalla Struttura di coordinamento e monitoraggio dell’emergenza epidemiologica, e dalle direzioni generali delle Aassll di Foggia e Bat, che risultano fortemente sotto pressione, con un prevedibile sovraccarico del sistema nell’arco delle prossime settimane.

‘Dall’analisi dei 21 indicatori – si legge nella lettera di Emiliano- distinti a livello provinciale per le due aree, emerge un contesto preoccupante in cui i valori di Rt, combinati con l’incidenza numerica dei nuovi casi riscontrati giornalmente, si caratterizzano per un progressivo ed inarrestabile incremento. Tale progressione del livello epidemico induce a ritenere che nelle suddette aree, anche in virtù della programmata espansione della rete di assistenza Covid-19, si produrrà una riduzione di offerta dei livelli di assistenza in favore dei pazienti non Covid“.

Premesso ciò – prosegue il presidente della Regione Puglia – l’art.3 comma 2 del Dpcm del 3 novembre attribuisce al Ministro della Salute il potere di adottare un’ordinanza, d’intesa con il Presidente della Regione interessata, in relazione a specifiche parti del territorio, in ragione dell’andamento epidemiologico, che deroghi alle misure di contenimento previste dal successivo comma 4. Nella giornata di oggi ho coordinato una riunione cui hanno partecipato i Presidenti e i Sindaci dei Comuni capoluogo delle province oggetto della presente lettera, i quali, alla luce dei dati illustrati dai Dg delle Asl competenti per territorio, hanno condiviso la suddetta richiesta”.

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