Coronavirus, Toscana zona rossa: “Valutati in base a dati che non corrispondono alla realtà”

Toscana zona rossa, Giani: "Basta uno sbaglio di un giorno e si ricomincia da capo. È un meccanismo troppo rigido. Serve buonsenso"
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Siamo valutati in base a dati che non corrispondono alla realtà“: lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana in un’intervista al Corriere della Sera dove spiega perché la regione è diventata zona rossa.
I dati secondo Giani, sarebbero “vecchi, della settimana dal 2 all’8 novembre, che è stato un picco negativo“. Dunque “penso che alcune valutazioni dovrebbero essere un po’ più ragionate“, ha osservato, aggiungendo che “in tre giorni siamo finiti da zona arancione a rossa sulla base di un algoritmo“. “Non siamo all’emergenza. La situazione è un po’ più critica nell’area di Empoli e di Prato. Ma nell’area sud di 1.000 posti Covid ne sono occupati solo 250” però “io sono istituzionale, non amo le polemiche, ma ora i ragazzi di seconda e terza media sono a casa, i negozi chiusi, e per tornare indietro ci vorranno almeno 14 giorni. Basta uno sbaglio di un giorno e si ricomincia da capo. È un meccanismo troppo rigido. Serve buonsenso“.
Giani auspica che “il ripescaggio venga fatto magari sui dati di una sola settimana. E che si valutino le diversità tra le varie aree. La mia è una regione estesa. Con zone già a rischio spopolamento che vanno tutelate: una cosa è Firenze, Prato, Pistoia, un’altra è penalizzare la Maremma, il Monte Amiata o l’isola d’Elba dove il virus quasi non c’è“.

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