Coronavirus, nuove differenziazioni a livello provinciale e festeggiamenti di Natale. Conte: “non possiamo permetterci una settimana di socialità scatenata”

Importanti novità dal Premier Conte sull'emergenza Coronavirus e le misure restrittive delle prossime settimane
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Si è tenuta oggi l’assemblea nazionale dell’Anci, durante la quale Giuseppe Conte ha voluto fare alcune precisazioni riguardanti il Recovery Fund, ma anche su tanti altri aspetti riguardanti l’emergenza coronavirus in Italia. “Oggi è stata pubblicata con grande evidenza sulla stampa una fake news: l’Italia è in ritardo sulla presentazione del piano del Recovery fund. E’ una fake news che viene da Bruxelles, inventata di sana pianta. Stiamo già lavorando conla Commissione europea. Fino alle undici di ieri sera abbiamo lavorato sulla struttura normativa. I rallentamenti sul Recovery fund non vengono certo dall’Italia che lavora alacremente ma da quel soffio di sovranismo che ancora alita in via più marginale e lo dico senza offesa per nessuna parte politica“, ha spiegato il premier.

Oggi avrò una videoconferenza con i miei omologhi nell’ambito del Consiglio europeo straordinario. E’ chiara la posizione pubblica di Polonia e Ungheria che, non condividendo la proposta sullo stato di diritto, minacciano il veto all’approvazione del quadro finanziario pluriennale che significherebbe rallentare l’approvazione anche del Recovery fund. Dobbiamo evitarlo, cerchiamo di lavorare con piena collaborazione e spirito di solidarietà. Sarebbe un veto che danneggia gli stessi interessi di questi Paesi“, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Non poteva mancare un commento sui parametri: “Bisogna rendere trasparenti e chiari i meccanismi a tutta la popolazione, ma parliamo sempre di algoritmi e valutazioni scientifiche ed e’ un po’ complicato rendere semplice un meccanismo articolato. Ricordiamo sempre che all’interno della cabina di regia ci sono tre rappresentanti delle regioni che hanno contribuito a elaborare questi parametri e ogni volta partecipano alla comunicazione dell’esito del monitoraggio. Cercheremo di rendere ancora piu’ chiari e trasparenti ma che questo non diventi confusione. Io non dico se 21 indicatori sono giusti, parlare di 5 o 3 è un dibattito scientifico, che lo dica un’autorità politica… dovremmo fidarci degli scienziati.  Il dibattito è aperto. Provo a rassicurare che abbiamo concordato con il ministro Speranza, che Brusaferro e gli esperti li spieghino bene ai presidenti di Regione: nelle prossime ore dovrebbe esserci un incontro a livello di conferenza delle regioni con il prof. Brusaferro. Le Regioni hanno 3 rappresentanti in cabina di regia, però ci sarà un contraddittorio con Speranza e Brusaferro, vedremo se le richieste delle Regioni hanno una plausibilità scientifica, se si può migliorare il sistema di monitoraggio, però passare da 21 a 5 a 3 indicatori, o dire io ne voglio 10, io ne voglio 8, capite che non ha molto senso”.

Differenziare misure a livello provinciale? “E’ pensabile, differenziando all’interno di una Regione le aree piu’ critiche da quelle con un livello inferiore e che non meritano una penalizzazione con misure piu’ restrittive. Si puo’ fare. C’e’ meccanismo nel dpcm che consente sulla base di dati oggettivi, su richiesta del presidente della Regione, di farlo”, ha aggiunto Conte prima di parlare delle feste di Natale: “Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimita’ del Natale. Dobbiamo predisporci ad un Natale piu’ sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Al di la’ delle valutazioni scientifiche occorre buonsenso. Una settimana di socialita’ scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive. Non ce lo possiamo permettere. Pagheremmo a gennaio con piu’ decessi. Dobbiamo prepararci a un Natale piu’ sobrio, anche se pensiamo ci si possa scambiare doni e permettere all’economia” di crescere. Neppure gli scienziati si avventurano a dire quale sarà la curva epidemiologica a Natale. Bisogna arrivare in prossimità e dosare gli interventi, certamente ci stiamo preparando a vari scenari, ma non possiamo sapere quale sia la curva a Natale, questo è impossibile“.

 

 


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