Maltempo, Coldiretti: gravi danni all’agricoltura in Calabria

Maltempo, Coldiretti: il violentissimo nubifragio in Calabria ha travolto le coltivazioni di ortaggi
MeteoWeb

L’ondata di maltempo ha colpito le campagne provate da una grave siccità con ettari di coltivazioni sott’acqua e completamente distrutti, alberi abbattuti e serre divelte per il forte vento: è quanto emerge dal primo monitoraggio dalla Coldiretti che ha chiesto di verificare lo stato di calamità per l’agricoltura del crotonese duramente colpita dalla nuova perturbazione. Il violentissimo nubifragio in Calabria ha travolto le coltivazioni di ortaggi come i finocchi ma manifestazioni temporalesche – sottolinea la Coldiretti – si sono verificate a macchia di leopardo nelle regioni del sud dalla Calabria alla Campania.
La pioggia – continua l’associazione – era attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando allagamenti, frane e smottamenti. Il maltempo con violenti temporali arriva dopo un lungo periodo di assenza di precipitazioni nel mese di novembre, che tradizionalmente è il più piovoso dell’anno, con gli invasi vuoti nel mezzogiorno dove – continua la Coldiretti – in Basilicata negli invasi si segnala un deficit di oltre 47 milioni sull’anno scorso mentre segna il profondo rosso la situazione idrica in Puglia, i cui bacini trattengono ormai meno di 47 milioni di metri cubi, con un deficit di oltre 76 milioni sul 2019 secondo l’Anbi. In difficoltà anche il nord dove continua a splendere il sole ed il fiume Po ha lo stesso livello idrometrico della scorsa estate ed inferiore di due metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo il monitoraggio della Coldiretti al Ponte della Becca dove è sceso ad un livello idrometrico di -2,57 metri, come all’inizio del mese di agosto.
Tutti i principali corsi d’acqua presentano un deficit idrico rispetto allo scorso anno, dall’Emilia Romagna al Veneto, dalla Toscana al Lazio.

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