Natale senza veglioni e abbracci, Toti: “Capisco la prudenza del premier, ma nessuno sta pensando di fare trenini cantando Brigitte Bardot”

Raccomandazioni sul Natale, Toti: "Nessuno di noi sta pensando a un Natale di tombole e mercanti in fiera o a un Capodanno coi trenini in famiglia"
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La Liguria potrebbe diventare zona rossa? Il governatore Giovanni Toti lo esclude: “Da un punto di vista tecnico-scientifico sarebbe ingiustificabile. Il nostro Rt, l’indice di contagio, secondo l’ultimo report è sceso a 0,9. Con gli ultimi dati dovremmo piuttosto tornare in fascia gialla, ma d’accordo con i nostri tecnici ritengo sia meglio aspettare. Meglio un’altra settimana in arancione che finire in rosso a Natale e Capodanno,” ha spiegato al Corriere della Sera il presidente della Liguria.
Tratteniamo il fiato e cerchiamo di arrivare con quest’assetto, i 21 parametri, le tre fasce, senza litigare, fino al 3 dicembre, cioè fino al prossimo Dpcm. Ma poi bisognerà cambiare, semplificare. Si avvicina il mese cruciale“. “Servirà un cruscotto più snello certamente. E va bene l’algoritmo, ma va applicato ai dati degli ultimi 3 giorni non degli ultimi 20, come succede adesso. Però credo che di questo se ne siano resi conto gli stessi tecnici del governo. Ma attenzione dall’Immacolata all’Epifania ci giocheremo un pezzo significativo del Pil nazionale, quindi dovremo farci trovare pronti agli stop and go, a cambiare in corsa le decisioni, a stringere e allargare le maglie non mettendoci più tre settimane come adesso ma nel minor tempo possibile. Col virus bisognerà conviverci fino al vaccino, giusto? E allora il sistema di controllo non dovrà essere più quello di una portaerei ma di un incrociatore capace di cambiar rotta all’istante“.
Sulle raccomandazioni del premier Conte per un Natale senza veglioni e senza abbracci, il governatore ligure ha precisato: “Nessuno di noi sta pensando a un Natale di tombole e mercanti in fiera o a un Capodanno coi trenini in famiglia cantando Brigitte Bardot, capisco la prudenza del premier, capisco il mettere le mani avanti, ma convivere con il virus vuol dire anche assumersi qualche rischio. Il periodo delle feste natalizie coincide con il 30% del volume di acquisti di un intero anno: se non vogliamo uccidere il commercio e mortificare i rapporti sociali dovremo essere bravi a non cancellare le aspettative emotive, religiose ed economiche del Paese. Dico al governo: servirà condivisione, collaborazione, lo ripete sempre anche Mattarella. Le decisioni si prendano insieme“.

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