Nei visoni della Danimarca la prima vera grande mutazione del SarsCoV2: “può avere conseguenze devastanti in tutto il mondo”

Coronavirus, brutte notizie dalla Danimarca: ufficiale la prima grande mutazione del SarsCoV2
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In Danimarca abbiamo avuto nelle ultime ore la prima vera grande mutazione del SarsCoV2, e purtroppo non è una mutazione positiva: il virus è diverso, più contagioso e può reinfettare l’uomo dopo un altro salto di specie, dai visoni. Il governo danese ha scelto di adottare un disperato lockdown regionale per bloccare la diffusione di una mutazione del SarsCoV2 che si trasmette dai visoni agli umani. Il confinamento, valido fino al 3 dicembre, interessa 280mila abitanti di sette municipalità dello Jutland settentrionale, nell’ovest della Danimarca. Lo shutdown è necessario per porre sotto controllo la diffusione del virus, ha detto la premier Mette Frederiksen, che ha chiesto a tutti gli abitanti della zona di sottoporsi al test. Ieri il governo ha ordinato l’abbattimento di tutti i visoni d’allevamento, circa 15 milioni di animali in questo paese leader nella produzione di pellicce. Gli allevamenti sono concentrati nella zona posta in confinamento.

Tutto è iniziato dopo che le autorità sanitarie hanno scoperto una mutazione del virus in 12 residenti infettati dai visoni, facendo scattare le nuove misure per quattro settimane. Il ministro della Sanità, Magnus Heunicke, ha fatto sapere che la metà dei 783 casi di Covid-19 nel nord della Danimarca “sono legati” al visone, parlando di una situazione “molto seria” dovuta al fatto che “il virus mutato nei visoni può avere conseguenze devastanti in tutto il mondo“.

La Danimarca è il più grande produttore mondiale di pellicce di visone e i suoi principali mercati di esportazione sono Cina e Hong Kong. L’abbattimento è iniziato alla fine del mese scorso, dopo che sono stati rilevati molti casi di visoni infetti. Secondo le stime del governo, l’abbattimento dei 15 milioni di animali potrebbe costare fino a 5 miliardi di corone (785 milioni di dollari). Dall’inizio della pandemia in Europa sono stati rilevati casi di coronavirus anche nei visoni d’allevamento di Paesi Bassi e Spagna.

Il primo ministro danese Mette Frederiksen ha citato un report del governo secondo il quale si è scoperto che il virus mutato indebolisce la capacità dell’organismo di formare anticorpi, rendendo potenzialmente inefficaci i vaccini in fase di sviluppo per Covid-19. “Abbiamo una grande responsabilità nei confronti della nostra stessa popolazione, ma con questa mutazione abbiamo una responsabilità ancora maggiore anche verso il resto del mondo“, ha detto in una conferenza stampa.

Più di 50 milioni di visoni all’anno vengono allevati per la loro pelliccia, principalmente in Cina, Danimarca, Paesi Bassi e Polonia. Sono stati segnalati focolai negli allevamenti di animali da pelliccia in Paesi Bassi, Danimarca, Spagna, Svezia e Stati Uniti, e milioni di animali sono stati abbattuti.

I visoni, come i loro parenti stretti furetti, sono noti per essere suscettibili al coronavirus e, come gli esseri umani, possono mostrare una serie di sintomi, fra cui anche la polmonite. Il visone si infetta dagli esseri umani. Ma il lavoro di indagine genetica avrebbe mostrato che in un piccolo numero di casi, nei Paesi Bassi e ora in Danimarca, il virus avrebbe compiuto il percorso inverso: dal visone all’uomo. La grande preoccupazione per la salute pubblica è che qualsiasi mutazione possa insidiare l’efficacia dei vaccini, tanto che alcuni scienziati chiedono ora un divieto totale della produzione di visoni. Al momento, però, sono in corso studi per scoprire come e perché i visoni siano stati in grado di diffondere l’infezione.

Si sta rispondendo rapidamente ai report riguardanti la popolazione di visoni in Danimarca in coordinamento con il governo danese e l’Ecdc“. Lo afferma su Twitter Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa. “Condivisione delle informazioni sui virus, lavoro con gruppi di esperti sul monitoraggio e sul confronto animale/uomo e un documento guida” che verrà rilasciato domani agli Stati membri, conclude

Intanto le Nazioni Unite annunciano un vertice straordinario il 3 e il 4 dicembre per rispondere alla diffusione del Covid-19 in tutto il mondo e ai suoi effetti “senza precedenti” su società, economie, posti di lavoro, commercio globale e viaggi. Il presidente dell’Assemblea Volkan Bozkir definisce la sessione speciale di alto livello, approvata con 150 voti a favore, zero contrari e l’astensione di Stati Uniti, Israele e Armenia, “un momento storico e un test per il multilateralismo” che “sarà definito dalla nostra azione collettiva su una delle questioni più critiche del nostro tempo“.

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