La cervicalgia, comunemente conosciuta anche con le accezioni di “dolore al collo” o “cervicale“, è un disturbo sempre più diffuso: molti, sia uomini che donne, indipendentemente dall’età sono costretti a vivere con dolori ricorrenti ed invalidanti al collo. Le cause della cervicalgia sono molte, ed una delle più frequenti è la postura scorretta che ognuno di noi, involontariamente, assume in ufficio, a casa, in bicicletta, in moto, in automobile, e possono contribuire persino calzature inidonee con tacchi eccessivamente alti. Spesso il fastidio e il dolore possono essere così importanti ed invalidanti da impedire anche i più banali movimenti del collo e della testa, e a volte si associano ad una sensazione di ottundimento.
Fondamentale non sottovalutare i sintomi, ma anche evitare il “fai da te” e l’automedicazione, sottoponendosi ad una visita medica per escludere patologie gravi e per definire un adeguato trattamento.
Cervicalgia: sintomi e cause del dolore al collo (cervicale)
La cervicalgia o dolore al collo (cervicale) è un disturbo molto diffuso che non va sottovalutato: per tale motivo il Gruppo San Donato ha dedicato all’argomento un approfondimento, con la consulenza del Dott. Giovanni Bua, Responsabile dell’U.O. di Recupero Funzionale e Riabilitazione dell’Istituto Clinico San Rocco – Gruppo San Donato.
Fondato nel 1957, il Gruppo San Donato ha rivoluzionato il mondo della sanità mettendo il paziente al centro del suo ecosistema. Oggi costituisce il primo gruppo ospedaliero privato italiano, simbolo dell’eccellenza sanitaria sia nell’attività clinica che nella ricerca scientifica.
In riferimento ai sintomi principali, questi sono variabili ed eterogenei: “Il dolore cervicale – ha spiegato il Dott. Bua – è percepito spesso come un dolore costante al collo e alla testa (all’altezza della nuca), di intensità variabile, spesso con irradiazione verso la fronte e intorno agli occhi.
In aggiunta al dolore possono coesistere sintomi secondari come:
- cefalea
- sensazione di nausea e/o vertigini
- stanchezza
- affaticamento muscolare
- difficoltà a dormire
- intorpidimento e formicolio localizzato alle braccia (cervico-brachialgia);
- debolezza dei muscoli del braccio e della mano”.
Per quanto riguarda invece le cause, quelle più comuni che determinano il dolore al collo sono:
- disfunzioni posturali (come per esempio l’iperlordosi dorsale, quella lombare e la scoliosi);
- postura scorretta, soprattutto se prolungata;
- pregressi colpi di frusta;
- ernie cervicali;
- patologie degenerative come l’artrosi o la spondilosi.
Cervicalgia: info utili sulla diagnosi del dolore al collo (cervicale)
Se si sospetta di essere affetti da cervicalgia, è importante accertarlo dal punto di vista diagnostico, per escludere patologie anche gravi, che quindi necessitano di un trattamento il più possibile precoce.
A questo proposito il Dott. Bua precisa: “Sono necessari:
- un’accurata visita fisiatrica, con particolare approfondimento dell’esame neurologico al fine di escludere patologie quali ernie cervicali e problematiche midollari;
- un accurato esame posturale generale con un inquadramento di tutta la postura, a partire dalla colonna, identificando eventuali disfunzioni quali:
- scoliosi e atteggiamenti scoliotici;
- ipercifosi dorsale;
- squilibri muscolari;
- disfunzioni degli arti inferiori;
- problemi di malocclusione dentale e di masticazione (articolazione temporo-mandibolare).
Restano a discrezione del fisiatra, eventuali indagini diagnostiche aggiuntive tra cui esami ematici e strumentali come:
- la radiografia del rachide cervicale, spesso già prescritta dal medico di base;
- la tomografia computerizzata;
- la risonanza magnetica;
- l’elettromiografia;
- l’eventuale valutazione neurochirurgica e gnatologica”.
Cervicalgia: come si cura il dolore al collo (cervicale)
In caso di cervicalgia, innanzitutto occorre ridurre il dolore e la contrattura dolorosa dei muscoli del collo. “A tal proposito – ha precisato il nuovo Responsabile dell’U.O. di Recupero Funzionale e Riabilitazione dell’Istituto Clinico San Rocco – si prescrivono:
- farmaci (antidolorifici, miorilassanti, antinfiammatori);
- massaggi decontratturanti (pompage cervicale, massaggio miofasciale);
- terapia fisica (TENS, Tecarterapia, laserterapia, ecc.)”.
“La tappa successiva mira a risolvere la causa che determina la cervicalgia, specie quando questa è correlata con disfunzioni posturali. Occorre pertanto puntare a correggere, o comunque migliorare, la postura prescrivendo e attuando insieme a fisioterapisti specializzati nel trattamento di questi disturbi un programma di fisioterapia basato sulla rieducazione posturale allo scopo di migliorare/correggere la postura per prevenire ulteriori episodi di cervicalgia”.
Cervicalgia: come combattere il dolore al collo (cervicale) con rimedi naturali e piccoli esercizi
La cervicale o cervicalgia può essere considerata sintomo di disturbi non solo fisici, ma anche emotivi. Spesso essi sono dovuti a fattori concatenati tra loro, che riguardano la nostra sfera sia psicologica che corporea. La cervicale si configura come un dolore localizzato in corrispondenza del collo, che spesso si irradia verso braccia e spalle. Può dipendere da colpi di freddo o posture sbagliate, ma anche da stress eccessivo. Se desiderate che i disturbi cervicali non diventino cronici, provate a modificare giorno per giorno lo stile di vita, concedendovi, ad esempio, un approccio più rilassato alle problematiche quotidiane, spesso causa di tensioni emotive che a livello corporeo vanno ad accumularsi proprio nella zona posteriore del collo.
Nel caso i dolori cervicali siano dovuti ad un accidentale colpo di freddo che ha causato la contrattura dei muscoli, potreste provare a contrastarli con la termoterapia. Dedicatevi ad un momento di relax seduti in poltrona ed applicate sul retro del collo un cuscinetto imbottito con semi di ciliegie o chicchi di riso, da riscaldare nel forno o sul termosifone.
La meditazione potrà essere un valido aiuto per tutti coloro che soffrono di cervicale a causa dello stress dovuto all’accumulo dei problemi della vita quotidiana e all’eccessivo peso delle responsabilità, che si riversa sia sulla mente che sul fisico. La meditazione, magari proprio associata agli esercizi per riacquistare la corretta posizione e sciogliere le contratture muscolari saranno un valido aiuto ai dolori cervicali.
Un primo esercizio può essere questo: seduti con la schiena ben dritta, anche poggiata ad un sostegno o alla parete, fate delle rotazioni molto lente della testa a destra e a sinistra senza piegare il collo in avanti o indietro e senza forzare. Questo esercizio serve per riattivare la circolazione e per sciogliere i muscoli contratti di collo e spalle. Eseguite l’esercizio da 5 a 10 volte per lato, espirando ed inspirando lentamente. Un secondo esercizio prevede che abbassiamo e solleviamo la testa sempre molto lentamente. Se avvertiamo nausea o fastidio non insistiamo, ma riproviamo comunque ogni giorno fino a quando non riusciremo ad eseguire 10 movimenti, verso l’alto e verso il basso senza difficoltà.
Gli oli essenziali sono indicati per sciogliere direttamente le contratture effettuando dei massaggi due o tre volte al giorno diluendo poche gocce, tra i più indicati ci sono l’olio essenziale di lavanda e di rosmarino, piante dalle proprietà rilassanti e defaticanti, conosciute per i loro effetti benefici sull’organismo sin dall’antichità.
Tra i rimedi naturali più antichi invece troviamo l’artiglio del diavolo, una pianta che grazie all’azione dei suoi principi attivi, è stato utilizzato per secoli per alleviare i dolori che interessano la zona del collo ed altri dolori muscolari. La sua radice viene venduta in erboristeria e può essere utilizzata per la realizzazione di decotti utili a favorire la funzionalità articolare. Un massaggio fatto con olio di arnica è un ottimo rimedio per alleviare i dolori cervicali grazie all’azione disinfiammante degli estratti di questa pianta. L’azione sarà maggiore se prima effettuate una doccia con getti d’acqua calda direttamente sul collo.
Assumere quotidianamente un infuso a base di bacche di rosa canina vi aiuterà ad allentare tutte le tensioni muscolari accusate di provocare il mal di testa da cervicale. Se l’infuso non dovesse essere sufficiente, informatevi sulla possibilità di assumere dell’estratto di rosa canina in gocce. L’estratto di ribes nigrum è efficace per la cervicale grazie alla sua azione antinfiammatoria e antidolorifica per il contenuto in tannini e flavonoidi. Sottoporsi a degli impacchi di fiori di fieno, dalle proprietà miorilassanti, sulla zona della nuca vi potrà essere utile ad alleviare dolori ed infiammazione. Una simile terapia è solitamente abbinata a bagni di vapore, adatti al rilassamento dei muscoli di tutto il corpo, con conseguente rilasciamento delle tensioni.
Cervicalgia o dolore al collo (cervicale): come dormire senza problemi
Il riposo notturno può apportare benefici o, al contrario, peggiorare il dolore.
Quanto alla posizione, evitate quella prona in quanto il collo ruotato per tante ore genera un’eccessiva tensione muscolare. E’ consigliabile dormire di lato o in posizione supina, quindi a pancia in su. E’ preferibile appoggiare sul cuscino testa e collo, fino al livello delle spalle: in questo modo il collo è ben sostenuto e i muscoli possono veramente riposare, non entrando in sofferenza. Quanto al cuscino, è meglio optare per uno che non sia né troppo alto, né troppo basso. Non esiste un cuscino perfetto, in quanto va scelto in base alle proprie esigenze. In commercio ne esistono svariate tipologie: ergonomici, che correggono la postura del collo durante il sonno; a forma di cilindro, termici, elettrici, da viaggio, gonfiabili, da auto, fissabili al poggiatesta. Quanto al materiale, l’ideale sarebbe il memory foam, ma ne esistono in pula di farro, lattice, schiume poliuretanica, viscoelastici, di tipo massaggiante.
Cervicalgia o dolore al collo (cervicale): gli errori più comuni da evitare
Evitate, prima di addormentarvi, di leggere o guardare la tv a letto: evitate di rimanere seduti troppo a lungo nella stessa posizione. Altra cattiva abitudine è quella di guidare col finestrino aperto, bisogna fare attenzione all’aria condizionata e verificare che il poggiatesta non spinga la testa troppo in avanti. Appoggiate entrambe le braccia sul volante per offrire al corpo uno stile di guida simmetrico.
Sono consigliati massaggi dolci, a stretching e allungamenti dolci, attenzione agli sbalzi improvvisi di temperatura, agli sforzi fisici e al sollevamento di carichi pesanti. Coloro che praticano lavori d’ufficio devono collocare il pc di fronte alla loro persona, prestando attenzione alla sedia che deve consentire di stare dritti con la schiena, senza proiettare il collo in avanti.
Se seduti a lungo, è consigliabile fare ogni mezz’ora circa delle pause, alzandosi. Una pessima abitudine che va eliminata? Quella di tenere il cellulare incastrato tra collo e spalle mentre con l’altra mano ci si dedica ad un’altra attività. Ciò comporta un inclinamento innaturale della testa. Ginnastiche distensive possono aiutare a sciogliere le tensioni muscolari, così come il praticare attività fisica per due volte a settimana. Infine, sarebbe meglio evitare di indossare tacchi alti tutte le sere.
Perché le orecchie fischiano? Sintomo innocuo, segnale di pressione alta o di un problema alla cervicale?
Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.