La Cina è appena diventato il terzo Paese al mondo, dopo Stati Uniti e l’allora Unione Sovietica, ad aver portato sulla Terra campioni lunari. E lo ha fatto a ben 44 anni di distanza dall’ultima volta. Il tutto grazie alla sonda Chang’e-5 che ha portato a termine con successo una delle missioni più complicate della storia dell’esplorazione spaziale cinese. Ecco la storia delle missioni spaziali che hanno portato la Cina ad assumere un ruolo di rilievo nell’industria spaziale, con obiettivi sempre più ambiziosi per il futuro.
La cronologia delle missioni spaziali cinesi sulla Luna
Il ritorno sulla Terra della sonda cinese Chang’e-5 segna la conclusione positiva del programma di esplorazione lunare della Cina in tre fasi, con volo in orbita e allunaggio e raccolta di campioni, iniziato nel 2004. Ecco alcuni fatti salienti
PREPARAZIONE Nel 1998, la Commission for Science, Technology and Industry for National Defense inizio’ a pianificare la missione lunare, ad affrontare i principali problemi scientifici e tecnologici. Nel 2004, e’ stato formalmente costituito il progetto di orbiter lunare, e la missione e’ stata denominata “Project Chang’e”, che prende il nome dalla mitica dea cinese che volo’ sulla Luna.
CHANG’E-1 Il 24 ottobre 2007, la Cina ha lanciato Chang’e-1, la sua prima sonda lunare, rendendo la Cina il quinto Paese a sviluppare e a lanciare da solo una sonda lunare. Orbitando a 200 chilometri di distanza dalla Luna, Chang’e-1 ha mappato con immagini 3D la superficie lunare, ha analizzato la distribuzione degli elementi, ha misurato la profondita’ del suolo lunare ed esplorato l’ambiente tra la Terra e La luna. L’1 marzo 2009, Chang’e-1 ha avuto un impatto controllato sulla superficie lunare dopo aver orbitato intorno al satellite della Terra per circa 16 mesi.
CHANG’E-2 Il 1 ottobre 2010, e’ stata inviata nello spazio Chang’e-2. Ha catturato immagini del Sinus Iridium, o Golfo degli arcobaleni, il sito di atterraggio proposto per Chang’e-3. L’1 aprile 2011, Chang’e-2 ha completato tutte e sei gli obiettivi ingegneristici e quattro missioni scientifiche e ha terminato la sua durata di vita programmata. Il 13 dicembre 2012, Chang’e-2, nello spazio profondo lontano 7 milioni di chilometri dalla Terra, ha sorvolato e osservato l’asteroide Toutatis. Ha poi continuato nello spazio profondo, diventando un asteroide artificiale nel sistema solare.
CHANG’E-3 – Il 2 dicembre 2013, la Cina ha lanciato la sonda Chang’e-3 con a bordo il suo primo rover lunare. Il 14 dicembre 2013, Chang’e-3 e’ atterrata sulla Luna, segnando la prima volta che la Cina ha inviato un veicolo spaziale per effettuare un atterraggio morbido sulla superficie di un corpo extraterrestre. – Il Chang’e-3 comprendeva un lander e un rover lunare chiamato Yutu (Coniglio di Giada), che si sono scattati delle foto. La sonda ha acquisito un profilo geologico della Luna e ha scoperto un nuovo tipo di roccia lunare.
UNITA’ DI PROVA PER CHANG’E-5 Il 24 ottobre 2014, la Cina ha lanciato un veicolo spaziale sperimentale, comprendente un modulo di rientro e un modulo di servizio, per testare le tecnologie da utilizzare su Chang’e-5. L’1 novembre 2014, il modulo di ritorno e’ atterrato nell’area di atterraggio prevista nella bandiera di Siziwang, nella Regione autonoma della Mongolia Interna, nella Cina settentrionale. Il modulo di servizio e’ tornato in orbita intorno alla Luna per ulteriori test e ha raggiunto il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Luna per condurre esperimenti.
CHANG’E-4 Il 21 maggio 2018, la Cina ha lanciato un satellite denominato Queqiao (Magpie Bridge) per creare un collegamento di comunicazione tra la Terra e il lato opposto della luna. La sonda Chang’e-4, lanciata l’8 dicembre 2018, ha effettuato il primo atterraggio morbido in assoluto sul cratere Von Karman nel Bacino South Pole Aitken sul lato nascosto della Luna il 3 gennaio 2019. Chang’e-4 comprende un lander e un rover lunare chiamato Yutu-2 o Jade Rabbit-2. Il rover Yutu-2 ha superato di gran lunga la sua durata della vita programmata di tre mesi, diventando il rover lunare piu’ longevo sulla Luna. A partire dal 23 novembre, Yutu-2 ha viaggiato per 589,6 metri sulla Luna.
CHANG’E-5 Il 24 novembre 2020, la Cina ha lanciato la sonda Chang’e-5 che comprende un orbiter, un lander, un modulo di ascesa e un modulo di ritorno. L’1 dicembre, la coppia lander-ascender di Chang’e-5 e’ atterrata con successo sul lato visibile della Luna e iniziato il campionamento. Il 3 dicembre, il modulo di ascesa di Chang’e-5 e’ decollato dalla superficie lunare ed e’ entrato nell’orbita lunare prevista con i campioni lunari. – Il 6 dicembre, il modulo di ascesa si e’ incontrato con successo e ha agganciato la coppia orbiter-returner in orbita lunare, e trasferito i campioni al modulo di ritorno. Il 17 dicembre, il modulo di ritorno della sonda Chang’e-5 si e’ separato dall’orbiter ed e’ atterrato con successo nella bandiera di Siziwang, nella Regione autonoma della Mongolia Interna.
4 veicoli spaziali con equipaggio nei prossimi due anni
La corsa della Cina alla Luna non prevede interruzioni. Il Paese, infatti, intende lanciare quattro veicoli spaziali con equipaggio nei prossimi due anni come parte del suo programma per costruire una stazione spaziale. Lo ha detto oggi Wu Yanhua, vice amministratore della China National Space Administration (CNSA) in una conferenza stampa sulla missione lunare Chang’e-5, affermando che il programma spaziale cinese con equipaggio sara’ molto impegnato nel 2021 e nel 2022.
Wu ha detto che nei prossimi due anni sono previste in totale 11 missioni per costruire la stazione spaziale cinese, che comprendono quelle riguardanti la costruzione del modulo centrale, il cui lancio e’ previsto nella prima meta’ del prossimo anno, due capsule per laboratori, oltre a quattro navicelle con equipaggio e quattro per il trasporto di materiali. Il funzionario ha aggiunto che sulla stazione spaziale cinese saranno poi effettuati un gran numero di esperimenti scientifici in orbita. A ottobre la China Manned Space Agency ha annunciato che il programma spaziale con equipaggio del Paese e’ entrato nella fase preparatoria della missione, con la selezione di un nuovo gruppo di 18 astronauti di riserva.