Coronavirus, feste di Natale con famiglia e amici? La lettera della dottoressa di Marsala: “stare lontani è l’atto d’amore più grande”

Serena Drago scrive un lungo post sui social per far spiegare la gravità della situazione causata dal coronavirus con una piccola parentesi sulle festività natalizie
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L’emergenza coronavirus renderà il Natale 2020 diverso dal solito. Da un lato sarà sicuramente meno festoso, a causa delle assenze causate proprio dalla pandemia e per via delle misure restrittive che non consentiranno i classici cenoni e pranzi con parenti e amici, dall’altro, però, c’è tanta voglia di felcità e serenità. La gente desidera un po’ di tranquillità e per questo motivo da settimane ormai fa di tutto per creare un’atmosfera magica, tra regali speciali e decorazioni in casa.

Saranno tante, però, le persone che proveranno a ‘raggirare’ le nuove norme anti-Covid, organizzando feste e festini, nella speranza di non venire scoperti, con assembramenti, mancanza di mascherine e senza rispettare la distanza interpersonale. Proprio per questo motivo, per invitare la gente a proteggere se stessi e gli altri un medico dell’ospedale di Marsala ha pubblicato una lunga lettera sul proprio profilo Facebook.

Io non sapevo che uno scafandro potesse proiettarti in un mondo parallelo, fatto di silenzi, sofferenza e solitudine. Io non sapevo che gli occhi potessero parlare piu’ di mille parole, e si potesse sorridere con lo sguardo. Non sapevo quanto si potesse sudare dentro una tuta bianca, e quanto una mascherina potesse farti del male al viso. Non sapevo quanto difficile fosse controllare il ritmo del respiro, mantenere la calma e muoverti lentamente. Non sapevo che la medicina e i tanti anni di studio non mi avessero insegnato la ‘medicina del cuore’. Non sapevo che ci si puo’ affezionare ai pazienti, diventano un po’ tuoi parenti e cominci a chiamarli per nome“, queste le parole di Serena Drago, anestesista-rianimatore dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala.

Non sapevo che ogni piccolo nostro successo potesse risollevare gli umori di un intero gruppo di professionisti che intensamente lavorano, sudano e mai si fermano. Non sapevo quanto il lavoro di squadra potesse essere oggi piu’ che mai fondamentale, tutti con un unico obiettivo, ‘salvare vite’. Non sapevo quanta felicita’ puo’ dare lo scrivere e firmare una lettera di dimissione. Non sapevo quanto potesse essere difficile trattenere le lacrime nel comunicare notizie che di buono hanno poco. Non sapevo quanto potesse essere difficile intubare pazienti perfettamente lucidi, e informarli di tale procedura. Loro che nonostante tutto continuano a ringraziarti e ti chiedono di fare un’ultima telefonata alla famiglia, mentre tu speri con tutto il tuo cuore di poterli risvegliare presto”, ha continuatola giovane medico, assunta nel settembre 2018.

“Non sapevo che le mie mani potessero stringere cosi’ forte le loro, come una nipote, una figlia o un’amica puo’ fare. Non sapevo che ad ogni videochiamata con i parenti, dopo un’estubazione, potesse essere festa per tutti. Conosci le loro famiglie, le loro storie che diventano un po’ le nostre. Non sapevo che si potesse stare lontani dalle proprie famiglie e dagli amici per cosi’ tanto tempo, e sentire il loro amore nonostante tutto. Non sapevo quanto potesse essere cosi’ importante restare lontani da loro e proteggerli, l’atto d’amore piu’ grande che possiamo. Non sapevo che potessimo trascorrere un Natale cosi’ buio. Tante cose non conosco ancora, ma di una cosa sono certa… Noi ne usciremo diversi, cambiati e probabilmente medici migliori“, ha concluso Serena Drago, invitando così le persone a restare lontani dai familiari e dagli amici in questo difficile momento per proteggerli: “è l’atto d’amore più grande“.

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