“Dico no, assolutamente, ad un allentamento delle misure in vista del Natale, altrimenti a gennaio ci troveremo a fronteggiare una nuova ondata. E’ un sacrifico ma va fatto. Sarà un Natale diverso che, però, sotto l’albero come regalo ci porterà due vaccini“. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Cts Franco Locatelli, ospite di ‘Carta Bianca’.
“Per entrambi i vaccini, è in corso la sottomissione di tutta documentazione all’Agenzia Europea del Farmaco e vi sarà una valutazione stringente. Lo scenario realistico è che per uno di questi vaccini, quello della Pfizer, ci possa essere l’approvazione entro la fine dell’anno. Per l’altro, della Moderna, per le prime settimane di gennaio. Se tutto sarà approvato, per la seconda parte del nuovo anno potremmo essere pronti a vaccinare le prime persone, operatori sanitari e anziani”, ha precisato Locatelli.
Mantenere le restrizioni “è un sacrificio che dobbiamo assolutamente chiedere a tutto il Paese: vi è la necessità di evitare un’ulteriore ripresa dei contagi“, ha sottolineato il presidente del Css. “E’ chiaro che sarà un Natale diverso, il primo e auspicabilmente l’ultimo grazie alla disponibilità dei vaccini il prossimo anno“, ha detto spiegando che con degli allentamenti durante le vacanze “nella prima quindicina di gennaio assisteremmo ad una ripresa” dell’epidemia.
“Analizzando i nuovi dati di questi giorni ci sono due fattori positivi e uno negativo. Il primo è che i tamponi positivi stanno diminuendo del 10,6% rispetto a quelli fatti, il secondo è che la pressione sulle terapie intensive è scesa dell’81%. Il numero dei morti, invece, resta molto alto e cresce, ma sappiamo che il parametro delle vittime sarà l’ultimo a normalizzarsi”.
“Il lavoro per garantire tempistiche veloci e metodi efficaci è già iniziato. Il piano di distribuzione vaccino è pronto, frutto di una stretta collaborazione con il commissario Arcuri, i colleghi del ministero della Salute, le ditte farmaceutiche e i presidenti di regione. Fondamentale l’adesione al vaccino, il convincimento di quanto sia importante e imprescindibile. Dobbiamo arrivare a vaccinare almeno il 70% della popolazione. E’ comunque, a mio avviso, irragionevole la vaccinazione obbligatoria“, ha concluso Franco Locatelli.