La città di Milano si adegua per favorire il ritorno a scuola, che per ora rimane fissato al 7 gennaio, anche se in dubbio, per influire il meno possibile sulla diffusione del contagio da SARS-CoV-2. Dal 7 gennaio, nel capoluogo lombardo, i negozi apriranno alle 10:15 in modo da non creare ingorghi sui mezzi al mattino quando dovranno riaprire anche le scuole e scaglionare gli orari della citta’.
“Abbiamo lavorato in questi giorni per scaglionare gli orari. Mi ha appena ufficialmente scritto il Prefetto, Renato Saccone, perché, dopo un lavoro di collaborazione tra la Prefettura, il comune e le associazioni dei commercianti, dal 7 gennaio gli esercizi commerciali milanesi, esclusi alimentari e bar, apriranno alle dieci e un quarto… così scaglioniamo un po’“, ha detto Sala. Con questa misura, ha aggiunto il sindaco, “diamo una regola chiara e cerchiamo di farla rispettare, c’è tutta vicinanza a commerciali“. Per Sala, “questo è quello che possiamo fare ed è un buon esempio di come si possa lavorare in collaborazione. Ringrazio il prefetto perché importate è stata la sua regia”.
“Io sono fermamente convinto che bisogna riportare i ragazzi a scuola, in questi giorni abbiamo lavorato, coordinati dal prefetto di Milano, Renato Saccone, perche’ il problema sono i mezzi di trasporto e c’e’ il tema di scaglionare gli orari. Le scuole – ha aggiunto – rimarranno in parte a distanza e vogliamo garantire che si possa portare un 75% di alunni in presenza, alcune classi entreranno alle 8 e altre alle 9.30“.