L’Italia sta affrontando la seconda ondata di contagi da coronavirus e già si parla di una possibile terza ondata prevista per l’anno prossimo. Gli italiani si avvicinano al Natale con preoccupazione ed un pizzico di tristezza, anche se l’atmosfera magica delle festività natalizie sembra ancora più speciale viste le difficoltà affrontate in questo duro anno, ma se da una parte l’arrivo del 2021 sembra dare un po’ di sollievo, perchè ci si potrà finalmente lasciare alle spalle il 2020, dall’altra mette anche un po’ di paura. Tantissimi, infatti, hanno il timore che il nuovo anno possa essere come quello che sta per terminare, se non addirittura peggiore.
Proprio per questo motivo, per invitare gli italiani a comportarsi bene, per evitare una terza ondata, i medici di famiglia hanno voluto lanciare un messaggio ben preciso. “Si vedono troppe persone che usano male la mascherina: la portano sotto il naso, la tolgono per parlare al telefono o per fumare. Questo è una ‘spia’ del fatto che troppa gente non ha, ancora oggi, percepito il modello di sicurezza da adottare per limitare i contagi. E questo apre la strada a una terza ondata pandemica”, ha dichiarato all’Adnkronos Salute da Silvestro Scotti, segretario nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg).
“La riduzione delle restrizioni dovrebbe portare a una consapevolezza maggiore della popolazione. Ma non vorrei che la speranza di un vaccino a gennaio allenti in qualche modo la tensione. In più, sempre a gennaio, ripartiranno di nuovo le scuole in presenza. Ma se è vero che il problema dei contagi non è nella scuola, è un dato di fatto che è molto difficile controllare i ragazzi all’entrata e all’uscita: gli studenti, tra l’altro, hanno una voglia di socialità compresa e questo può portarli a stare vicini. I contatti tra gli studenti, come sappiamo accade per l’influenza, possono alimentare anche i contagi Covid. Ho l’impressione che molte persone stiano vivendo il passaggio alla zona gialla come una ‘liberatoria’ e questo in vista delle feste natalizie è un altro rischio. Con tutto questo la terza ondata è assolutamente possibile, anche se non inevitabile“, ha concluso Scotti.