Già diversi anni fa Gennaro Gattuso aveva parlato della sua malattia, ma ieri, al termine di Napoli-Torino ha voluto fare nuovamente chiarezza, spiegando di avere la miastenia, ma che la situazione è sotto controllo e non corre alcun rischio: “sono 10-12 giorni che non sono me stesso. La vita è bella e bisogna affrontarla senza paura. Ho avuto questo problema. Sono vivo, tranquilli che non muoio. Negli ultimi giorni sto meglio. Vedevo doppio 24h al giorno. Ho una malattia autoimmune. Miastenia. È la terza volta che mi prende e sta volta mi ha preso forte. Bisogna ritrovare giocatori di qualità. Io voglio essere sempre cazzuto e sul pezzo”, ha affermato ai microfoni Sky. Gattuso si presentava in campo da tempo con una benda sull’occhio e solo ieri ha voluto rasserenare tutti e lanciare anche un appello ai giovani che soffrono di miastenia e manifestano, dunque, qualche difetto estetico: “a tutti quei ragazzini che non si vedono belli: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, non bisogna nascondersi“.
Cos’è la miastenia?
Si tratta di una malattia autoimmune caratterizzata da debolezza muscolare. La miastenia è causata da una reazione abnorme del sistema immunitario che avviene per motivi sconosciuti e in parte geneticamente determinati, ed è diretta contro le sinapsi neuromuscolari, che regolano la contrazione muscolare attraverso l’acetilcolina liberata dalla cellula nervosa, c he legandosi al suo recettore sulla membrana muscolare causa una scarica elettrica e la contrazione del muscolo. La reazione autoimmune riduce il numero di recettori e quindi il numero di fivre muscolari che possono essere attivate durante uno sforzo. Possono essere colpiti muscoli extraoculari, ma anche muscoli della testa, causando difficoltà ad articolare le parole, inghiottire o masticare. Gattuso soffre, nel dettaglio, di miastenia oculare, che causa problemi gli occhi: la malattia inibisce il meccanismo nervoso che permette la naturale contrazione dei muscoli del compartimento oculare e chi ne soffre manifesta un affaticamento della muscolatura attorno all’occhio e ha difficoltà a tenere la palpebra correttamente aperta.
Si può curare la miastenia? Come?
E’ trattabile. Esistono infatti diverse terapie farmacologiche che consentono di tenere sotto controllo la malattia e conviverci. Sono stati fatti negli anni molti progressi per quanto riguarda la terapia, che hanno permesso di migliorare la qualità di vita dei pazienti. La mortalità per miastenia oggi è quasi scomaparsa. La diagnosi della miastenia grave avviene in base ai sintomi clinici che tipicamente aumentano con movimenti ripetuti e nel corso della giornata. La farmacoterapia impiega sostanze che bloccano la degradazione dell’acetilcolina a livello delle sinapsi neuromuscolari. Sono gli inibitori dell’acetilcolinesterasi, di cui la piridostigmina è la più usata. Si tratta di una terapia sintomatica che può essere sufficiente in alcuni casi di miastenia oculare, ma che non influenza il decorso della malattia. Nelle forme generalizzate sono perciò necessari farmaci immunosoppressivi.In alcuni casi può essere necessaria la timectomia chirurgica che migliora l’evoluzione della malattia e porta in molti casi a una stabilizzazione clinica con dosaggi modesti dei farmaci.