“Fare il tracciamento con i tamponi antigenici e’ come andare a caccia con una pistola ad acqua. Non hanno la sensibilita’ giusta”. E’ quanto dichiarato dal virologo Andrea Crisanti intervenendo ad ‘Accordi e Disaccordi’ su Nove. “Mi sarei auspicato di vedere l’Italia” ordinata e tracciata come i Paesi orientali “ma e’ chiaro che mancano degli strumenti, come i tamponi molecolari”. Ma non solo. Per Crisanti, infatti, “bisogna implementare una volta per tutte questa app Immuni. Non capisco, hanno fatto quest’app per il cashback, non potevano fare in modo che si potesse ottenere il cashback solo se si scaricava anche Immuni? Una cosa così semplice si poteva fare e sicuramente avremo avuto una grande adesione per l’app Immuni che ci avrebbe aiutato per tracciare“. Un fallimento, quello di Immuni, che è sotto gli occhi di tutti. L’idea di unire le due cose è stata paventata da più parti e sarebbe stato l’unico modo per incrementare l’utilizzo dell’app tanto avversata dagli italiani.
E anche sul vaccino le posizioni di Crisanti sono forti. “Prima che il vaccino avrà un suo impatto ci vorrà del tempo perché è stato calcolato che bisognerà raggiungere perlomeno meno il 60-70% della popolazione. Ci vorranno mesi per arrivare a questo obiettivo. Sicuramente le zone gialle non sono sufficienti a bloccare la trasmissione del virus. Il Veneto è un esempio. Sono settimane che la trasmissione aumenta e in questo momento è in testa”, ha precisato il virologo. Secondo Crisanti siamo ora in una fase per la quale bisognerebbe aspettare prima di rendere il vaccino obbligatorio, anche considerando che è stato approvato in via emergenziale. “Bisognerebbe aspettare che in qualche modo venga perfezionato il processo di autorizzazione per diventare approvazione. Sono due cose diverse. A metà strada, fra 5-6 mesi, forse varrebbe la pena di rendere la vaccinazione obbligatoria“, ha precisato il virologo le cui posizioni sul Vaccino, che aveva definito non sicuro visto che è stato messo a punto in poco tempo, hanno già fatto discutere parecchio nelle scorse settimane, e tra gli esperti c’era stata la corsa per smentire quanto detto da Andrea Crisanti.