Maltempo Emilia Romagna, calano i livelli di Panaro e Secchia ma restano sorvegliati speciali: chiesto lo stato di emergenza

Firmata la richiesta dello stato d'emergenza nazionale a seguito del maltempo in Emilia Romagna: occhi puntati sui fiumi in vista del nuovo peggioramento
MeteoWeb

Occhi puntati sui fiumi in Emilia Romagna dopo le piene dei giorni scorsi, la rottura degli argini del Panaro e soprattutto in vista delle nuove piogge in arrivo. Il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato la richiesta al Governo di stato d’emergenza nazionale relativa ai danni causati dal maltempo in Emilia-Romagna, in particolare nella provincia di Modena. Il livello delle acque resta alto, anche se la piena sembra passare senza particolari e nuove criticità: Secchia e Panaro restano sorvegliati speciali. Si sta gestendo bene il deflusso delle acque con il contributo fondamentale del Consorzio della Bonifica Burana, che sta convogliando in modo controllato le acque nel canale Torbido, liberando così aree sempre maggiori dei territori di Nonantola e Castelfranco Emilia. Attraverso il deflusso delle acque nei canali consortili vengono man mano attivati micro-cantieri per la pulizia delle strade e delle case dai rifiuti definendo un percorso di smaltimento corretto, anche in modo differenziato, con l’attribuzione dei codici Cer (catalogo europeo rifiuti). Da domani saranno al lavoro per lo sgombero di case e strade 120 unità specializzate con il contributo delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, è completamente risolta la situazione nella zona industriale di Nonantola, che al momento è tutta alimentata, e sono state riallacciate anche due stazioni base per la telefonia cellulare. Restano, sempre e solo a Nonantola, solo 400 utenze disalimentate (erano 1.800 a fine mattina).

Sono in tutto circa 450 le persone evacuate tra i Comuni di Nonantola Modena, Castelfranco Emilia e Campogalliano. Questo l’aggiornamento dopo la riunione al Centro unificato provinciale di Protezione civile di Marzaglia, che ha visto insieme, da remoto e in contatto col presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, la direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile, Rita Nicolini, il prefetto di Modena, Pierluigi Faloni, il direttore di Aipo, Luigi Mille, il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, il vicario del questore, Sabato Riccio, tutti gli enti locali del territorio, i consorzi di bonifica, le forze dell’ordine, i gestori e distributori di Enel e dei servizi di acqua, gas e telefonia.

allerta meteo emilia romagnaPioggia e neve torneranno a colpire diffusamente l’Emilia-Romagna nella giornata di domani. Dalla prima mattinata, sui settori più occidentali sono previste nevicate fino a quote collinari (400-500 metri), con possibilità di qualche fenomeno di acqua mista a neve a quote inferiori. Sulla parte centrale della regione, le nevicate si attesteranno a quote superiori (800-1000 metri). Ventilazione orientale con rinforzi sulla costa e mare molto mosso. Le previsioni di altezza d’onda e livello del mare restano sotto la soglia di attenzione; tuttavia, considerati gli impatti dalle precedenti mareggiate, non si escludono locali fenomeni di dissesto, erosioni e/o inondazioni, favorite dall’abbassamento della quota di spiaggia e/o dall’assenza di duna invernale.

Nel pomeriggio, è prevista un’attenuazione dei fenomeni, mentre una breve ripresa, di minore intensità, potrà verificarsi nella serata-nottata. Le piene dei fiumi stanno tornando sotto controllo. La propagazione delle acque interesserà le aree più prossime al Po, mentre le situazioni più critiche – Panaro, Secchia, Reno – stanno tornando sotto la soglia 2. Nelle note dell’allerta, si sottolinea come la falla lungo l’argine del fiume Panaro sia stata chiusa alle ore 8.30 del 7 dicembre. Le acque fuoriuscite dalla rotta stanno defluendo nei canali del Consorzio della Bonifica Burana, che potranno pertanto presentare livelli particolarmente alti, nei comuni di Nonantola, Sant’Agata Bolognese, Crevalcore, Finale Emilia, Cento e Bondeno.

Riaperta la Provinciale 255 tra Modena e Nonantola

E’ stata riaperta la strada provinciale 255 tra Modena e l’incrocio con la tangenziale di Nonantola, chiusa per allagamenti dalla mattina di ieri. Lo rende noto la Provincia di Modena secondo cui e’ stato riaperto anche il ponte vecchio di Navicello, a Modena, mentre restano chiusi i ponti sul fiume Secchia nella zona nord della stessa provincia. Nel dettaglio a Nonantola e’ stata riaperta nel pomeriggio la tangenziale dalla rotatoria Modena alla rotatoria Bologna oltre al tracciato storico della provinciale 255 nel tratto compreso tra l’intersezione con la provinciale 14 che conduce a Castelfranco Emilia e la rotatoria Bologna della tangenziale. Resta invece chiusa la diramazione per la provinciale 14, oltre alla stessa provinciale 14 nel tratto dal centro abitato di Nonantola fino alla rotatoria a La Grande. Nell’area nord, restano chiusi il ponte Motta a Cavezzo sulla sp 468, il ponte Pioppa sulla strada provinciale 11 tra Rovereto e San Possidonio e il ponte di Concordia sul Secchia, sulla strada provinciale 8. Sulla situazione del ponte di Samone sul fiume Panaro, lungo la strada provinciale 26, chiuso per il cedimento parziale di una pila in alveo, prosegue il monitoraggio dei tecnici.

Bonaccini firma la richiesta di stato d’emergenza

Le persone, le famiglie e le attività colpite sappiano che la Regione è al loro fianco, da subito– afferma il presidente Bonaccini-. La cosa più importante adesso è fare tutto ciò che è necessario per tornare in pochi giorni alla maggiore normalità possibile, facendo rientrare nelle proprie case chi le ha dovute lasciare e far ripartire pubblici esercizi e piccole attività, partendo da chi era già stato penalizzato dalle misure restrittive anti-Covid. Per questo abbiamo stanziato subito due milioni di euro, come prima disponibilità per far fronte alle necessità. Ho chiesto intanto al Governo rapidità nell’avviare e completare le procedure necessarie a stanziare i fondi per i danni e quelli per i risarcimenti per cittadini e aziende, nessuno escluso, trovando piena disponibilità. La Regione, attraverso l’Agenzia regionale di protezione civile e grazie alla collaborazione con tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti, sta facendo il massimo per assicurare supporto alle comunità; assicuro che faremo fino in fondo la nostra parte perché nessuno resti solo o senza risposte“.

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