Il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni più colpite dal maltempo di queste ore, con piogge alluvionali, nevicate e forte vento, tanto che è in vigore l’allerta rossa. Piogge torrenziali anche in Veneto. Tra i dati pluviometrici più significativi delle ultime 24 ore, aggiornati alle ore 16:30, segnaliamo: 393mm a Barcis, 362mm a Chievolis, 340mm a Ca’ Selva Invaso, 312mm a Piancavallo, 299mm a Tolmezzo, 285mm a Malag Valine, 272mm a Tramonti di Sotto, 270mm a Pian Cansiglio, 264mm a Pala Barzana, 244mm a Lesis, 235mm a Prescudin, 227mm a Col Indes. Ma sono tantissime le località del Friuli Venezia Giulia ad aver superato i 100-200mm nelle ultime 24 ore.
Le precipitazioni sono molto abbondanti, ma i disagi al momento sono limitati. Come informa la Protezione Civile Fvg, il vento ha raggiunto i 120km/h sul Matajur, 127 sul Rest; lo Scirocco sulla costa ha soffiato a 65 km/h. Sono stati segnalati alberi abbattuti a Bordano, Castelnovo del Friuli, Majano, Tramonti di Sotto e Andreis. Gia’ da ieri sono stati preventivamente chiusi i guadi di Rauscedo e di Murlis sul Meduna, e quello sul Lumiei a Socchieve. Vengono segnalati fino a 40 centimetri di neve su tratti delle regionali 355 e 465, con quest’ultima chiusa in un tratto per impraticabilita’. Si registrano alberi abbattuti, blackout a Pordenone, Tolmezzo, Campoformido, Pasian di Prato, Budoia, Sappada, Forni Avoltri; una casa allagata a Tarcento. Chiusa la strada 251 a Barcis per l’esondazione del Torrente Cellina, chiusi anche i guadi di Rauscedo e di Murlis sul Meduna e il guado sul Lumiei a Socchieve. E’ stato superato alle 16.20 il livello di guardia della zona conoidi Cellina-Meduna. Nel pordenonese, le localita’ di Claut, Cimolais ed Erto e Casso risultano al momento isolate sul versante Friuli Venezia Giulia e raggiungibili unicamente dal Veneto.
E’ atteso nelle prossime ore un incremento dei livelli dei principali fiumi, attualmente sotto i livelli di guardia ad eccezione del Tagliamento, che ha raggiunto il livello di 2,76 alle 18. Il picco di piena a Latisana e’ previsto domani sera e si dovrebbe mantenere sotto il livello di secondo presidio. E’ stata convocata l’unita’ di comando controllo dell’invaso di Ravedis per gestire l’onda di piena attesa nel sistema Cellina Meduna e che transitera’ a Ponte Meduna domani. I livelli previsti supereranno il livello di secondo presidio e determineranno un conseguente innalzamento del Noncello. L’Isonzo sara’ interessato da un picco di piena domani quando il livello potrebbe superare a Gradisca il secondo presidio nel pomeriggio. La zona costiera e’ stata interessata da un episodio di acqua alta che ha raggiunto il picco di 1.25 metri a Grado all’1.30, il fenomeno ha interessato anche la costa triestina e in particolare l’abitato di Muggia. Da ieri hanno operato circa 200 volontari di 43 comuni per interventi e monitoraggio del territorio con 50 chiamate pervenute al 112 per interventi tecnici urgenti.
Si intensifica il rischio idraulico nel Pordenonese
Resta ‘rosso’ lo stato di allerta meteo in Friuli Venezia Giulia e si estende la fascia interessata dal maltempo andando a colpire anche la zona centro orientale della regione. Si intensifica inoltre il rischio idraulico nell’area del pordenonese. Lo rende noto il vicegovernatore della Regione con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. “Al momento – spiega Riccardi – non ci sono state situazioni di rilievo ma ci aspettiamo dalla serata una intensificazione dei fenomeni con un incremento delle precipitazioni dovute a un aumento del vento di scirocco. Le piogge cadute nella notte a cui si sommeranno quelle delle prossime ore ci portano a incrementare il livello di criticita’ idraulica nell’area pordenonese, che da arancione passera’ a rossa. Nel Friuli occidentale resta rosso anche il livello della criticita’ idrogeologica. Un cambio di scenario, con un peggioramento, e’ previsto anche per l’area C che riguarda la parte centro orientale della regione dove ad inasprirsi sara’ la criticita’ idraulica, che passera’ da gialla ad arancione”. La Protezione civile ha quindi ha aggiornato l’allerta meteo diramata nelle ultime ore.
Dopo l’intensificazione delle piogge nella serata di oggi, secondo le previsioni dell’Osmer ci sara’ una breve riduzione dei fenomeni nella mattinata di domani per poi intensificarsi fino a tarda sera quando i fenomeni tenderanno ad esaurirsi.
Maltempo Veneto: mezzo metro di neve nel Vicentino in poche ore
E’ critica la situazione maltempo nell’Alto Vicentino e nell’Altopiano di Asiago, soprattutto a causa delle nevicate che sopra i 1.200-1.300, hanno portato un manto nevoso compreso tra mezzo metro e un metro. La situazione piu’ critica nei comuni dell’Altopiano, in particolare Arsiero, Tonezza del Cimone, Laghi e Posina dove la notte scorsa si e’ verificato un vasto black-out elettrico per circa 2.400 utenti, costretti a trascorrere la notte senza energia e senza riscaldamento. A Tonezza del Cimone e in alcuni centri del comprensorio dei Sette Comuni, tra cui il territorio di Roana, alcune contrade sono isolate a causa delle abbondanti nevicate, che stanno proseguendo ormai da quasi 24 ore.
A Vicenza osservato speciale e’ il fiume Bacchiglione, che nel primo pomeriggio era vicino ai 3,70 metri, con un andamento in crescita in vista della piena attesa in serata. A livello precauzionale, a ponte degli Angeli, simbolo dell’alluvione 2010 e dove si trova il pluviometro, sono gia’ state alzate le paratie. E’ stato disposto il pre-allertamento delle squadre di volontari della protezione civile, pronte ad intervenire in caso di necessita’.
140 interventi dei Vigili del Fuoco in Veneto
Sono oltre 140 gli interventi dei vigili del fuoco dalla mezzanotte scorsa in Veneto. Belluno con circa 50 interventi è al momento la provincia più colpita. Interventi per rimozione ostacoli e piante nel Comelico Superiore, Domegge, Quero, Santo Stefano e Cortina dove sono state rimosse anche molte autovetture per ingombri della sede stradale. A Chez di Arabba intervento di una squadra dei vigili del fuoco e di terna per la caduta di un cavo di un elettrodotto. Una frana ha interrotto la strada a Mezzo canale val di Zoldo Danni d’acqua nel Feltrino e a Longarone. Vicenza, oltre 35 interventi in tutta la provincia. Operazioni delle squadre dei vigili del fuoco per rimozione ostacoli e alberi pericolanti a: Valli del Pasubio, Recoaro, Caltrano, Bassano del Grappa, Asiago.
Questa mattina intervento a Vicenza a Ponte Furo di tre squadre tra cui l’autogrù e i sommozzatori per un albero incastratosi sotto il ponte. Intervento nel primo pomeriggio a Isola Vicentina sempre dei sommozzatori dei vigili del fuoco con l’autogrù e l’autoscala per mettere in sicurezza una piattaforma andata con le ruote in acqua per l’innalzamento del torrente Orolo. Interventi per danni d’acqua: ad Arcugnano, Gallio, Cogollo, Schio, Asiago. Smottamenti a Breganze e Solagna. Treviso, la notte scorsa intervento di una squadra dei vigili del fuoco per portare in salvo una coppia rimasta bloccata da una tormenta di neve a Cima Grappa. Interventi anche nel veneziano per la messa in sicurezza di piante ed elementi pericolanti.
Veneto, Unità di crisi al lavoro per ripristino danni
In Veneto anche nelle prossime ore continuera’ a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Questo significa che essendo caduti gia’ piu’ di 300 mm di pioggia il rischio idraulico e geologico e’ concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in Provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell’alta provincia di Vicenza. “La situazione vede alcune interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel, in provincia di Vicenza e Belluno, mentre abbiamo tre frazioni isolate in comune di Livinallongo – spiega l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin -, per ripristinare le viabilita’ da e per queste localita’, siamo in contatto diretto con il sindaco. Abbiamo dei problemi con i collegamenti con la frazione di Misurina, con Auronzo di Cadore, e altre problematicita’ legate alla viabilita’ considerando che i passi dolomitici sono chiusi. Permane il rischio di valanghe, che nella giornata di domani potra’ raggiungere il livello 5, cioe’ il massimo livello di rischio, nella parte piu’ alta della provincia di Belluno. Livinallongo, Rocca Pietra, San Pietro di Cadore e Zoppe’ di Cadore sono attenzionati e monitorati da parte del Soccorso Alpino e dai Carabinieri Forestali“.
“Abbiamo chiesto al Prefetto di emettere un’ordinanza, attraverso il Comitato operativo di viabilita’, per vietare ai non residenti l’accesso alle localita’ montane di tutta la Provincia di Belluno – conclude Bottacin -. Cio’ per ridurre al minimo i rischi e assicurare strade libere e sgombere ai mezzi di soccorso. Verranno inoltre intensificati i controlli per la verifica del possesso delle catene a bordo e dei pneumatici da neve per i residenti, ai quali e’ sconsigliato qualsiasi spostamento non indispensabile nelle prossime ore“. La sala operativa di monitoraggio regionale rimarra’ attiva nelle prossime 24 ore per seguire l’evoluzione metereologica delle prossime ore.
Interrotta linea ferroviaria Val Pusteria-Austria
In Alto Adige la linea ferroviaria della Val Pusteria tra Valdaora e Lienz in Austria e’ interrotta e lo restera’ fino a lunedi’ 7 dicembre. La decisione, presa in via precauzionale, e’ legata a motivi di sicurezza a seguito delle copiose nevicate di questi giorni. Sia sul tratto italiano che su quello austriaco e’ stato istituito un servizio sostitutivo con autobus. A seguito delle forti nevicate di queste ore sulla corsia Nord del tratto altoatesino dell’autostrada ‘A22 del Brennero’ vengono segnalati disagi alla viabilita’. Tra Bolzano Nord e Vipiteno si e’ verificata una lunga coda di mezzi pesanti. Per le autovetture la Centrale viabilita’ segnala l’uscita obbligatoria a Chiusa.