Il leggendario Paese di Punt è una regione dell’Africa orientale, che secondo la mitologia egizia commerciava animali esotici e prodotti preziosi come oro, incenso e mirra. C’erano testimonianze geroglifiche sulla sua esistenza e ora un oggetto potrebbe rivelare preziose informazioni. Gli esperti del Dartmouth College, in uno studio, pubblicato sulla rivista eLife, hanno analizzato i resti di un teschio di babbuino vissuto 3300 anni fa e conservato presso le collezioni del British Museum.
“Gli egizi la chiamavano ‘Terra di Dio’ – spiega Nathaniel Dominy, primatologo presso il Dartmouth College – la popolazione inizio’ a viaggiare verso questa zona leggendaria circa 4500 anni fa e continuarono a farlo per oltre mille anni, secondo le testimonianze geroglifiche, che tuttavia riportano i prodotti trovati in queste terre, ma non la localizzazione precisa, e finora non avevamo mai trovato delle prove concrete di questi beni, come resine, metalli, legni duri e animali esotici”.
Il team ha analizzato i resti di un papio hamadryas, un primate della famiglia Cercopithecidae, rinvenuto dagli archeologi del XIX secolo nell’antica citta’ egiziana di Tebe. Grazie alle analisi degli isotopi chimici nello smalto dei denti del babbuino, gli scienziati hanno cercato di ricavare informazioni sul luogo di nascita dell’animale. “Gli egizi adoravano i babbuini hamadryas, ritenuti l’incarnazione di Thoth, il dio della saggezza – aggiunge l’esperto – e un collegamento con Amon-Ra, il grande dio del sole. Ma queste specie non sono originarie dell’Egitto, per cui abbiamo analizzato la firma isotopica dello stronzio, un minerale che puo’ essere rappresentativo del luogo di origine di un essere vivente perche’ resta inalterato dopo i primi anni di vita”.
Confrontando i risultati degli esami con i livelli di stronzio ottenuti in 31 esemplari moderni provenienti da tutta l’Africa orientale e dalla penisola arabica, i ricercatori hanno scoperto che l’animale vissuto 3300 anni fa era originario di un’area compresa tra la moderna Eritrea, l’Etiopia e la Somalia nord-occidentale. “Si tratta del luogo in cui, secondo molti archeologi, si trovava la Terra di Punt – afferma Dominy – il babbuino potrebbe pertanto rappresentare il primo tesoro puntita attualmente conosciuto”.
“I porti di Punt si trovano probabilmente in Eritrea – commenta Kathryn Bard, archeologa della Boston University, che ha partecipato a una spedizione durante la quale e’ stata rinvenuta un’iscrizione su pietra di 2800 anni che documenta un viaggio a Punt – questo lavoro fornisce indizi aggiuntivi sulla posizione della leggendaria Terra di Dio, ma il babbuino potrebbe non rappresentare il primo tesoro noto di questa terra leggendaria, perche’ durante i nostri scavi a Mersa / Wadi Gawasis abbiamo rintracciato ossidiana, un materiale molto prezioso, e frammenti di ebano, che potrebbero essere ricondotti al mitologico Paese di Punt“. Alcuni esperti, tuttavia, sottolineano che i ritrovamenti di Mersa / Wadi Gawasis avrebbero potuto essere originari di altri luoghi africani, vista la vasta diffusione di ebano nelle aree in cui sono stati rinvenuti.
“Indipendentemente dalle implicazioni sul tesoro puntita – conclude Pearce Paul Creasman, archeologo dell’American Center of Oriental Research – questo lavoro rappresenta un risultato significativo, un passo estremamente importante per comprendere meglio questa terra misteriosa che ancora non comprendiamo appieno”.