“L’età più avanzata della popolazione italiana” rispetto a quella di altri Paesi “avrà giocato un ruolo nel numero record di morti per Covid che abbiamo, ma non è solo questo. Altri fattori hanno pesato: la disponibilità di terapie intensive e di personale, le strategie per il contenimento dell’epidemia”. E’ la riflessione di Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’università cittadina. “Se si guarda ai dati mondiali è impressionante – evidenzia all’Adnkronos Salute –. Credo che la Lombardia risulterà essere la zona più colpita a livello globale”.
“In Italia – riflette l’esperto – ci siamo ritrovati” travolti dai malati di Covid-19 “e non avevamo abbastanza terapie intensive. E quando abbiamo deciso di aumentare i letti, a quel punto non avevamo abbastanza personale per farlo. E chiaramente questo crea uno sbilanciamento. Sa cosa serve per mettere in piedi un sistema di 8 posti di rianimazione? Solo parlando degli infermieri ce ne vogliono 24. E per formarli ci vogliono anni. Non basta certo un video e una sessione di una giornata”.