Fa discutere molto e resta ancora un alone di mistero sulla vicenda del report sul piano pandemico dell’Italia dal titolo “An unprecedented challenge – Italy’s first response to COVID-19” a cura di un team di ricercatori della divisione europea dell’OMS. Lo studio descriveva la preparazione e gestione italiana della crisi da SARS-CoV-2 e doveva servire ad altri Paesi e al mondo della sanita’ per trarre lezioni utili dalle buone prassi e dagli errori del primo grande Paese occidentale colpito dalla pandemia. Il punto è che, pubblicato il 13 maggio scorso, il report è stato ritirato il giorno seguente.
Il dubbio è che sia stato ritirato perché avrebbe messo in imbarazzo il governo italiano, il Ministro della Salute Speranza e ancor piu’ il Direttore Aggiunto dell’OMS Ranieri Guerra. Tra le varie criticita’ annotate dai ricercatori, il fatto che il piano italiano di prevenzione delle pandemie era vecchissimo, del 2006. L’Oms ha però ribadito che il documento è stato ritirato perché conteneva delle inesattezze e che “in nessun momento il governo italiano ha chiesto” la sua rimozione.
Su questo tema si è espresso, con molta decisione, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri che, in particolare, ha chiesto le dimissioni del segretario generale del Ministero della Salute, Giuseppe Ruocco. ”Avendo visto i verbali in cui lui è sempre assente credo che la cosa migliore è che lui si dimetta. Io ho fatto diverse domande sui piani pandemici. Esigo una risposta su questo maledetto piano pandemico, c’era, non c’era, è vecchio, è nuovo? E’ stato o non è stato aggiornato e soprattutto chi lo ha fatto? E’ facile: li’ c’e’ una direzione generale, tre direttori generali che si sono avvicendati, ci sono dei dirigenti”, ha detto Sileri a ‘Non ‘ l’Arena, su La7. “Il problema“, ha aggiunto il viceministro parlando della situazione della sanita’, “non e’ ne’ Speranza, ne’ Sileri, ne’ Zampa, ma sono alcuni amministrativi. Intanto togliamoli, mandiamoli via a calci nel sedere e poi decidiamo”. ”Qui non si troverà mai una catena di comando, è ora di cambiare questa cosa. E’ ora di cambiare questo pressapochismo. Io pretendo delle risposte e sono sicuro che anche il Ministro Speranza pretenda delle risposte’‘.
Chi è Giuseppe Ruocco
Giuseppe Ruocco, 63 anni, da tre e mezzo è segretario generale del Ministero della Salute. Ruocco e’ al Ministero della Salute italiano dal 1984 e qui ha ricoperto diverse cariche. Attualmente, da segretario generale, e’ capo dei servizi medici, ma in precedenza e’ stato direttore generale per le relazioni europee e internazionali e per l’igiene alimentare, la sicurezza alimentare e la nutrizione (fino a ottobre 2017). All’interno della direzione generale farmaci e dispositivi medici, e’ stato capo dell’ufficio (fino al 2008) e poi direttore generale (fino al 2010) e ha quindi ricoperto la carica di direttore generale per le relazioni europee e internazionali (2010-12) e per la prevenzione (2012-14). Nel 2013 e nel 2014 ha anche svolto la funzione di funzionario medico capo italiano. Nel 2015 e’ stato responsabile del coordinamento degli aspetti tecnici delle iniziative del ministero della Salute presso l’EXPO 2015 a Milani. E’ medico specializzato in medicina interna, ha svolto ricerche nel campo dell’immunologia dell’epatite virale e ha insegnato in numerosi corsi, oltre a essere autore di articoli pubblicati in riviste nazionali e internazionali.