E’ da diversi giorni che, nei nostri editoriali sul lungo periodo, stiamo prospettando una ipotesi di tempo oltre che più instabile verso il periodo natalizio, via via anche più freddo. Lo abbiamo fatto sino a ora sulla base di alcune indicazioni provenienti da indici tele-connettivi, ossia indici descrittivi possibili condizioni di massima a scala euro-atlantica ed emisferica in genere, circa la distribuzione barica e termica, ma non specifici per inquadrare in maniera più nitida la circolazione atmosferica. Sulla base di quelle indicazioni, avevamo prospettato manovre più meridiane per l’Europa e per il Mediterraneo centrale e, quindi, con possibilità di azione di masse d’aria fredda provenienti dai settori scandinavi-baltici o anche russi. Questo come quadro complessivo. Per una conferma sull’azione più fredda e, ancora più, per individuare via via dove il flusso freddo possa dirigersi, però, è necessario il supporto dei modelli deterministico, ossia dei modelli che analizzano e prevedono le mosse bariche nella Troposfera. Ebbene, scenari freddi si iniziano a vedere anche nelle code di questi modelli.
Nello specifico, abbiamo rilevato una tendenza ultima, di questa mattina, del modello americano GFS, il quale, proprio nel periodo tra Natale e Capodanno, ipotizza una progressiva crescita dell’alta pressione di blocco verso i settori oceanici orientali, il Regno Unito e parte dell’Ovest Europa e, di contro, un’azione fredda proveniente dai settori baltici-russi in direzione dell’Europa centrale e anche nel Mediterraneo. Questa manovra sembrerebbe prendere piede un po’ in tutti i forecasts modellistici, anche quelli europei, per cui potrebbe essere, quella del freddo crescente verso il Centro Europa, una prospettiva più che concreta. Tuttavia, relativamente all’Italia, andrebbe vagliato bene, e questo lo faremo nel corso dei prossimi aggiornamenti, il possibile orientamento dell’asse freddo. Le ipotesi in cantiere sarebbero 2:
1, la massa d’aria fredda transiterebbe oltralpe e andrebbe a confluire verso Francia, Spagna, magari sul Mediterraneo occidentale, in questo modo bypassando gran parte d’Italia e arrecando instabilità anche fredda soltanto sulle regioni settentrionali, magari in fasi successive verso quelle del medio-alto Tirreno e il Nord Appennino, ipotesi 1 in cartina;
2, La massa d’aria fredda entrerebbe più nettamente sull’Italia, attraverso l’Adriatico, portando un crollo termico ovunque e instabilità invernale soprattutto sulle regioni centro-meridionali, ipotesi 2 in cartina. Vi sarebbe anche una terza ipotesi, ossia la massa d’aria transitante oltralpe, si spingerebbe eccessivamente a Ovest al punto da andarsi a isolare verso la Penisola Iberica e comportare condizioni di instabilità di riflesso anche sull’Italia, ma con poco freddo, salvo freddo relativo al Nordovest. Insomma, come avrete capito, ci sono manovre fredde in vista per gran parte d’Europa proprio fra il periodo di Natale e Capodanno, però poi sul dettaglio specifico in riferimento al coinvolgimento dell’Italia, andrebbero ancora vagliati diversi aspetti, soprattutto attinenti la direzione della massa d’aria, cosa che potrebbe comportare un coinvolgimento di tipo invernale piuttosto variegato per il nostro territorio. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo per le festività natalizie, apportando periodici aggiornamenti.