Stato ed enti locali hanno trovato l’intesa per la ripresa delle lezioni in presenza a scuola, dopo i lunghi mesi di stop a causa della pandemia di SARS-CoV-2, nonostante gli esperti di tutto il mondo sostengano che le scuole siano luoghi sicuri. Con un compromesso che prevede una percentuale iniziale di presenze al 50%, a partire dal 7 gennaio, come chiedevano 17 Regioni su 20. A partire dal 15 gennaio, invece, la quota sale al 75%, come auspicato dall’esecutivo.
“La scuola superiore riapre il 7 gennaio. E’ un bene per tutti, senza distinzioni. Lavoriamo per assicurare le migliori condizioni possibili e per garantire sicurezza ai ragazzi e tranquillita’ alle loro famiglie”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine della riunione con governo, Regioni, Province e Comuni sulle “Linee guida per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico”.
Con riferimento alla materia dei trasporti, l’accordo prevede che le istituzioni competenti riprogrammino, sulla base dei documenti operativi predisposti dai tavoli gestiti dai prefetti, i servizi di trasporto pubblico locale e regionale e il conseguente fabbisogno di servizi aggiuntivi da attivare per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico. Sulla base delle indicazioni contenute nei documenti prefettizi, si valutera’ anche di incentivare lo smart working per il settore pubblico e privato e la flessibilita’ degli orari delle attivita’ commerciali per scaglionare anche gli ingressi di altri settori oltre che di quello scolastico. Le Regioni e le Province autonome elaboreranno poi un piano operativo per garantire l’applicazione rapida e tempestiva dei Protocolli sanitari relativi alle modalita’ di screening della popolazione studentesca.
Ci sara’ una vera e propria corsia preferenziale per la scuola che riguardera’ anche l’immediata somministrazione di tamponi rapidi ai contatti stretti della persona contagiata. Il Governo si impegna a individuare ulteriori fondi per il riconoscimento del salario accessorio al personale Ata per garantire, anche a seguito del maggiore scaglionamento degli orari di ingresso, il proseguimento del funzionamento delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado anche nelle ore pomeridiane, dove necessario. Saranno previste ulteriori risorse da destinare ai servizi di trasporto pubblico aggiuntivi