La notte più lunga dell’anno porterà due imperdibili eventi astronomici. Il Solstizio d’Inverno scocca alle 11:02 (ora italiana) di lunedì 21 dicembre: per l’emisfero settentrionale, questo sarà il giorno più breve dell’anno e segna il passaggio dall’autunno astronomico all’inverno astronomico. A sud dell’Equatore, invece, questo giorno segna l’inizio dell’estate astronomica, con il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno.
Per tutte le persone dell’emisfero settentrionale, le maggiori ore di buio porteranno due eventi per i quali vale la pena restare svegli fino a tardi. Il primo dei due eventi può essere osservato in tutto il mondo: è la Grande Congiunzione, ossia lo straordinario incontro tra i due pianeti più grandi del sistema solare. Tuttavia, sarà visibile solo per 1-2 ore dopo il tramonto nel cielo occidentale. Giove e Saturno saranno così vicini l’uno all’altro da apparire quasi come un singolo oggetto nel cielo, il che ha portato alcuni a definire l’evento come “Stella di Natale” a causa della vicinanza con le imminenti festività natalizie.
Dopo questo spettacolo, gli appassionati di astronomia potranno aspettarne un altro. Nel corso della notte, le stelle cadenti sfrecceranno nel cielo poiché il primo dei due sciami meteorici dell’inverno raggiunge il suo picco. Lo sciame meteorico delle Ursidi avverrà tra la notte e le prime ore di martedì 22 dicembre e sarà visibile solo per gli osservatori dell’emisfero settentrionale. “Le Ursidi sono spesso dimenticate a causa del fatto che raggiungono il picco prima di Natale e i tassi sono molto inferiori a quelli delle Geminidi, che raggiungono il picco appena una settimana prima delle Ursidi. Generalmente, gli osservatori vedranno 5-10 Ursidi all’ora durante il giorno di massima attività. Ci sono stati outburst occasionali in cui i tassi hanno superato le 25 meteore all’ora”, spiega l’American Meteor Society (AMS).
Quando le Ursidi si affievoliranno, ci sarà un’altra opportunità per vedere uno sciame meteorico nelle prossime settimane prima di un periodo di 3 mesi senza grandi sciami meteorici. Nella seconda notte di gennaio, lo sciame meteorico delle Quadrantidi raggiungerà il picco e, come le Ursidi, sarà visibile solo dall’emisfero settentrionale. Questo sciame tende ad essere più impressionante del suo predecessore e può portare da 20 a 120 meteore all’ora, secondo l’AMS.
Quando spariranno le Quadrantidi, serviranno 3 lunghi mesi prima che un altro sciame meteorico illumini il cielo: le Liridi a fine aprile.