Sul tema vaccino l’Italia è in fermento. Si attende con ansia l’ok ad uno dei dei due candidati anti Covid. “Oggi abbiamo pubblicato l’analisi ad interim dello studio di fase III e abbiamo dimostrato che questo nuovo vaccino ha un buon record di sicurezza ed efficacia contro il coronavirus. Siamo enormemente grati ai nostri volontari di prova per aver lavorato con noi negli ultimi otto mesi per portarci a questo traguardo”. Lo afferma il professor Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e Capo Investigatore dell’Oxford Vaccine Trial, in relazione ai risultati di fase 3 del candidato vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca, Irbm Pomezia e universita’ di Oxford e pubblicati oggi su Lancet.
E in merito ai risultati di fase 3 del candidato vaccino anti-Covid sviluppato dalla multinazionale AstraZeneca, “l’efficacia del vaccino e’ stata valutata anche sull’endpoint secondario della prevenzione precoce della malattia grave dopo la prima dose. Non ci sono stati ricoveri o casi gravi di Covid-19 più di 21 giorni dopo la prima dose del vaccino. Dieci partecipanti al gruppo di controllo sono stati ricoverati in ospedale a causa di Covid-19, tra i quali due sono stati valutati come gravi, incluso un caso fatale”. Lo afferma in una nota la stessa AstraZeneca. “Altri dati – spiega l’azienda – continueranno ad accumularsi come parte della prossima analisi primaria e ulteriore follow-up, perfezionando la lettura dell’efficacia e caratterizzando l’efficacia del vaccino per un periodo di tempo piu’ lungo”.
“Un’ulteriore analisi dei regimi di efficacia ha mostrato che quando il vaccino e’ stato somministrato in due dosi intere, l’efficacia del vaccino era del 62,1% (n = 8.895; CI da 41,0% a 75,7%) e del 90,0% (n = 2.741; CI da 67,4% a 97,0 %) nei partecipanti che hanno ricevuto una mezza dose seguita da una dose piena“, precisa AstraZeneca. “L’analisi ad interim per l’efficacia si e’ basata su 11mila e 636 partecipanti che hanno maturato 131 infezioni sintomatiche dagli studi di fase III nel Regno Unito e in Brasile condotti dall’Universita’ di Oxford”, precisano gli esperti.