L’emergenza coronavirus non spaventa più la popolazione italiana: dopo troppo tempo trascorso chiusi in casa, potendosi spostare solo per motivi di salute, lavoro e necessità, era prevedibile quanto accaduto ieri in tutte le Regioni. Con ‘l’Italia gialla’ tutta la popolazione è liberamente uscita di casa per fare shopping in vista del Natale. Impossibile aspettarsi qualcosa di diverso, ma la gente ha provato (per quanto possibile) a rispettare le norme anti-Covid, indossando la mascherina e cercando di stare a distanza.
“Ieri c’è stato effettivamente un grande afflusso di persone nei centri delle città per lo shopping, ma da quello che ho potuto vedere erano tutti all’aria aperta e le persone portavano la mascherina. Non mi pare si possa dire che gli italiani hanno fatto qualcosa di male, uscire e andare in giro per lo shopping è consentito dai colori delle Regioni. Parlare oggi di un lockdown totale o di una zona rossa per tutto il Paese stride molto, non aspettiamo neanche i nuovi dati? Non abbiamo fatto il lockdown settimane fa quando la curva è salita molto e lo facciamo ora che sta scendendo? Lavoriamo bene in questi 10 giorni che ci separano dal Natale cercando di fare capire l’importanza di mantenere alta l’attenzione“, queste le parole di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria afferma all’Adnkronos Salute.
“Passare il Natale e Santo Stefano blindati dentro casa non serve a nulla. Ci vuole invece più consapevolezza da parte di tutti nel comprendere che atteggiamenti poco attenti possono far risalire i contagi. E poi finiamola di guardare a quello che fanno gli altri, come già successo con la Francia. Ora abbiamo gli occhi sulla Germania, ma ognuno ha la sua situazione epidemiologica. Ricordo che i tedeschi a settembre hanno portato 20mila persone allo stadio“, ha aggiunto, facendo riferimento alle possibili nuove misure restrittive che il Governo potrebbe introdurre per i giorni festivi.