Un terremoto magnitudo 6.8 ha colpito ieri (alle 22:33 ora italiana) la Mongolia settentrionale vicino al confine con la Russia, secondo quanto riportato dall’Istituto geologico statunitense (USGS). L’ipocentro è stato localizzato a una profondità relativa di 10 km, e l’epicentro a 33 km a sud-sudovest di Turt.
L’evento è stato localizzato sotto il lago Khövsgöl, la più grande riserva d’acqua dolce della Mongolia, a circa 200 km a ovest dell’estremità meridionale del lago Baikal.
Nelle aree vicine all’epicentro non sono stati riportate vittime o feriti, solo danni lievi (foto nella gallery): “In generale, la popolazione in questa regione risiede in strutture resistenti ai terremoti, anche se esistono strutture vulnerabili“, ha spiegato l’USGS.
I terremoti non sono rari in Mongolia, Paese senza sbocco sul mare tra Cina e Russia: nel dicembre 1991, un forte sisma magnitudo 6.8 ha colpito la regione di confine russo-mongola, a circa 600-700 km a nord-ovest della capitale.