A causa dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, il settore della cultura è uno dei più colpiti dalle chiusure imposte nel tentativo di arginare la diffusione del contagio. Ora il Ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha avanzato la proposta di riaprire i musei nelle zone gialle. A questo proposito si è espresso anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
”Mi auguro che i musei riaprano in tutte le zone perché non è provato da nessuna parte che le opere d’arte contagiano. Che siano chiusi anche i siti archeologici che stanno all’aria aperta lo trovo un delitto contro l’umanità, è l’idiozia di menti malate”, dice Sgarbi. ”Costa soldi preparare le mostre? Ho delle mostre che sono ferme da mesi e in tutto questo dovremmo aspettare che arriva la grazia dal cielo che decidono se riaprirle o no? Quando riaprono sarà troppo tardi, andranno incriminati – incalza Sgarbi parlando del Governo – oltre al Tar e al Consiglio di Stato io farò una denuncia penale perché la legge del 2015 indica come servizi essenziali i musei come gli ospedali! Mi chiedo ancora perché i presidenti di regioni non si ribellino”. ”Hanno rotto i coglioni! Siamo ancora senza Speranza – dice ironico – i contagi non calano perché le misure sono sbagliate. La gente sta in casa con le finestre chiuse senza aria e si ammala. Ma io non chino il capo!”, conclude Sgarbi.