Un inverno, questo 2020/2021, che verrà ricordato certamente, oltre che per altre note vicende, per essere stato particolarmente perturbato praticamente in maniera incessante dall’inizio di dicembre, per tutto gennaio e, verosimilmente, stando ai forecasts sul lungo periodo, anche per febbraio. Non c’è verso di porre freno alle perturbazioni atlantiche, per via di un forcing oceanico particolarmente vivace e di un Vortice Polare perennemente in crisi. Dunque, dopo un orientamento più settentrionale della circolazione, che porterà aria più fredda tra domani, martedì, e metà settimana, e dopo qualche giornata all’insegna di una maggiore stabilità, quelle prossime fino alle soglie del weekend, ecco prospettarsi nelle simulazioni modellistiche, l’ennesimo affondo perturbato verso il Mediterraneo centrale, ancora di matrice nordatlantica.
Il cavo d’onda, stando alle ultime proiezioni, tornerebbe a incidere sui settori centrali del nostro bacino già da sabato 30 con nubi, piogge e rovesci sulle regioni settentrionali e, via via, su quelle tirreniche centrali, fino alla Campania e alla Sardegna. Per domenica 31, la saccatura instabile affonderebbe con più decisione sulle aree centrali del nostro bacino e su tutta l’Italia, innescando una bassa pressione al suolo in prossimità delle regioni centrali e arrecando maltempo diffuso soprattutto al Centro, in estensione al Sud, specie Campania, regioni del medio-basso Tirreno in genere e sulla Sardegna. Stando alle attuali proiezioni del modello matematico ECMWF, la medesima bassa pressione evolverebbe verso Sud, nella sera di domenica e notte sul lunedì 1 febbraio, richiamando dietro di sé anche aria fredda di estrazione artica, con repentino crollo termico e condizioni per instabilità di tipo invernale sulle regioni centro-meridionali dove, oltre alle piogge e ai rovesci diffusi, arriverebbero anche le nevicate fino a bassa quota, in particolare sulle aree appenniniche. Instabilità invernale ancora per i primi di febbraio poi evoluzione verso Est dell’area depressionaria con temporaneo miglioramento a seguire. Alla luce di queste ultime elaborazioni, possiamo senza dubbio affermare che nel fine settimana prossimo il tempo tornerà a peggiorare su tutta l’Italia all’insegna di nuove piogge e temporali. Ancora incerta rimane, invece, l’azione fredda vista dal modello europeo, anche perché gli altri centri di calcolo ipotizzerebbero un contesto meno invernale. Tuttavia, essendo rappresentata anche nella visione Ensemble del modello la possibile ipotesi di innesto di aria più fredda artica nel corridore instabile nordatlantico per i primi di febbraio, l’ipotesi di una possibile fase oltre che instabile anche invernale tra il fine settimana prossima e i primi di febbraio, va presa in considerazione. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione nel medio-lungo periodo apportando quotidiani aggiornamenti.
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