La dottoressa Antonella Ricci, medico di famiglia, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2, nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte alle sei del mattino.
Si è parlato di Covid-19: “Le cose vanno così così. C’è stato un momento di tranquillità prima di Natale e ora siamo di nuovo pieni. La sindrome del panettone ha colpito, ci sono state troppe bisbocce familiari e probabilmente hanno portato all’aumento dei casi che stiamo vedendo oggi. Noi medici di famiglia dell’aumento dei casi ce ne accorgiamo qualche giorno prima rispetto alle statistiche, siamo noi che iniziamo a verificare i casi che poi vengono rintracciati e comunicati. I casi noi li vediamo un pochino prima“.
Questione vaccini: “Ci sono buone notizie, stanno cominciando le vaccinazioni anche per noi medici di famiglia. Io stessa verrò vaccinata questa settimana. Le cose per ora procedono abbastanza bene, almeno nella Regione Lazio, dove lavoro io. Ero scettica, ma invece le cose stanno procedendo, anche in modo spedito. I no vax? Altro che no vax, la gente non vede l’ora di vaccinarsi. Io nelle ultime ore ho ricevuto decine di richieste di pazienti che vogliono essere messi in lista anche se ancora non sappiamo come, quando e se verremo interessati anche noi medici di famiglia nella campagna vaccinale. Molti stanno chiedendo di essere messi in lista, di essere vaccinati, molti non vedono l’ora di vaccinarsi. Se c’è gente che magari si inventa anche patologie pur di essere vaccinata? Assolutamente sì! E poi c’è da stare tranquilli, i protocolli per quanto riguarda Unione Europea e Italia sono molto rigidi e il fatto che si stiano vaccinando prima gli operatori sanitari deve essere confortante per il paziente“.
Sull’influenza: “Le mascherine ne stanno limitando moltissimo la circolazione. E anche i bambini hanno meno il ‘moccioletto classico’ perenne durante l’inverno. Molti germi vengono filtrati, la mascherina è importante, anche contro il banalissimo raffreddore, un virus fastidiosissimo e molto contagioso. Per ora non ci abbiamo mai pensato a contenerlo in questo modo, chissà magari potrebbe essere una ipotesi per il futuro“.
Sulla tenuta mentale dei pazienti: “C’è molta sfiducia, molta tristezza, si spera molto nel vaccino. Si è stufi, anche per questo le persone abbassano le difese“.