SARS-CoV-2, scoppia il caso dei “furbetti del vaccino”: ora dovranno ricevere anche la 2ª dose?

Furbetti del vaccino anti-Covid: è giusto dare la seconda dose a chi ha "saltato la fila"? Cosa hanno deciso le Asl?
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I casi di “furbetti del vaccinoanti-Covid scoperti finora sono 540 ma i NAS dei carabinieri stanno proseguendo le verifiche, ed è quasi scontato che il numero possa salire: amministratori, dirigenti d’azienda, familiari e amici di medici, sindaci ed ex sindaci, figli e nipoti giovanissimi, sono riusciti a “saltare la fila” grazie alla compiacenza di amici e parenti nei centri di vaccinazione.
Ora si pone una questione: i furbetti del vaccino dovranno ricevere anche la seconda dose? In un momento in cui le fiale sono contate, le regioni sono costrette a frenare sul calendario, gli anziani si vedono rinviare le convocazioni, va completata la procedura di coloro che hanno ricevuto il vaccino antiCovid (molto) prima del dovuto?
Non effettuare la 2ª dose significa sostanzialmente sprecare quelle già somministrate a persone che come tutti andranno comunque vaccinate (tra molte settimane), ma farlo pone una questione etica.
Diverse le decisioni in merito: in Puglia, ad esempio, è stato deciso che i richiami non andranno fatti al momento (i “furbetti” dovranno attendere finché ci saranno dosi a sufficienza per tutti e verrà il loro turno), mentre in Sicilia e in Piemonte il richiamo avverrà, accompagnato da segnalazione alle autorità competenti.

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Foto Pool-Getty Images

Il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò ha lanciato un j’accuse durissimo nei confronti di alcuni suoi collaboratori, alti dirigenti dell’azienda sanitaria, “che hanno tradito” la sua fiducia: aveva assicurato che i parenti dei dirigenti Asp non avevano beneficiato di alcuna corsia preferenziale, ma un’indagine interna più approfondita ha rivelato invece che molti di loro avevano mentito. “Quando un intero nucleo familiare che non ne ha diritto riesce a ottenere la vaccinazione anti Covid, vuol dire che dietro c’è un’organizzazione. Non è stato un fatto estemporaneo legato alla necessità di non sciupare i vaccini ormai scongelati, ma un vero e proprio atto di arroganza,” ha affermato Aliquò, che ha provveduto a fare le segnalazioni in Commissione Disciplinare, annunciando la rimozione dagli incarichi di tutti i dirigenti coinvolti nella “vaccinopoli”.

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