In base a quanto si apprende, nel Consiglio dei ministri in corso si discute animatamente sulla riapertura delle scuole. Il capo delegazione del Pd Dario Franceschini, appoggiato dall’area più ‘rigorista’ del governo, sarebbe favorevole a posticipare le riaperture delle scuole superiori e dei licei, spostando il ritorno sui banchi a dopo il 15 gennaio. Ma ad opporsi con forza al rinvio è il M5S e la ministra della Scuola Lucia Azzolina, fermi sulla linea dei ritorno nelle aule dal 7 gennaio. Fortemente critiche anche i ministri di Italia Viva, che hanno parlato di “un caos inaccettabile” sul capitolo scuola, “segno di un fallimento del processo di riapertura e del ritorno sui banchi”. Franceschini avrebbe posto il tema riapertura scuola come una questione politica. Nonostante questo, però, resta fermo il no del ministro Azzolina e del M5S, sulle barricate a difesa della data del 7 gennaio per il ritorno in aula di scuole superiori e licei. “I contagi non sono imputabili alla scuola, non è quella la fonte dei focolai – avrebbe detto la ministra, raccontano all’Adnkronos alcuni presenti – i nostri ragazzi hanno pagato sin troppo, basta chiedere loro sacrifici“. Intanto la discussione prosegue, il dl sulle misure da adottare dopo l’Epifania non è stato ancora approvato, mentre la ministra e capo delegazione di Iv Teresa Bellanova punta il dito: “al 4 gennaio non sapere ancora se i ragazzi rientreranno a scuola è davvero inaccettabile”.