Un’ordinanza dell’8 gennaio aveva disposto in Lombardia la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. Ma oggi il Tar lombardo ha accolto il ricorso contro l’ordinanza. “Il Tar accoglie la nostra richiesta, respinge l’ordinanza, le scuole possono riaprire“: cosi’ un portavoce del comitato ‘A scuola!’. “Le scuole possono riaprire, ovviamente non gia’ domani perche’ e’ troppo tardi – spiega il portavoce del comitato – per organizzarsi”.
Il Comitato “A scuola!” aveva depositato l’11 gennaio, due giorni fa, il ricorso al Tar per la sospensione dell’ordinanza emessa dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’8 gennaio. Secondo il ricorso, “con il decreto regionale Fontana avrebbe esorbitato dalle proprie competenze violando l’art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell’attivita’ scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado”. Inoltre, si legge nel ricorso, “l’ordinanza non e’ sufficientemente motivata: afferma per esempio di voler evitare assembramenti quando nelle zone arancioni, condizione in cui attualmente si trova la Lombardia, sono aperti i negozi e c’e’ liberta’ di circolazione, ovviamente anche per i ragazzi. L’ordinanza, inoltre, ignora il lavoro dei tavoli prefettizi che avevano elaborato un piano per lo scaglionamento degli orari della citta’ e la ripresa della didattica in presenza e non considera altre possibilita’ esistenti in relazione alle scuole, come l’introduzione dei cosiddetti ‘tamponi rapidi’ (ritenuti idonei anche secondo la circolare del Ministero della Salute doc. 6) e l’incremento del contact tracing, misure che potrebbero essere non difficilmente implementate”.