Alcuni milioni di dosi del vaccino dell’azienda Reithera potranno essere somministrate da settembre: lo ha affermato il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù, ospite della trasmissione “Buongiorno” di Sky TG24.
“Sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre“, ha precisato Palù. Le dosi del vaccino “potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d’acquisto, ma che sta ritardando“.
Per quanto riguarda invece l’immunità di gregge, “dipende dall’efficacia dei vaccini e dall’R con 0, cioè l’indice di contagiosità. Si stima che ci voglia circa il 65% di soggetti vaccinati per proteggere anche quelli che non possono vaccinarsi. Per arrivare a circa 40 milioni di vaccinati si puntava all’autunno. Ce la possiamo fare, siamo ben attrezzati. Mi pare che le Regioni siano state molto efficaci sia nel provvedere ai siti di vaccinazione che reclutare personale. Saremmo in grado di vaccinare 2-300mila persone al giorno e questo ci porterebbe in linea con le previsione per la fine d’anno“.
L’Italia, ha proseguito Palù, “è stata in grado di somministrare il 95% delle dosi arrivate” e “ci sono anche altri vaccini che si stanno affacciando sullo scenario internazionale e al vaglio dell’Ema, come lo Sputnik russo, c’è quello cinese di Sinovac, quello di Johnson&Johnson che potrebbe essere pronto per marzo. E’ giusto preoccuparsi, ma possiamo essere ottimisti. Questo tempo è servito ad attrezzarci ma siamo pronti a rispondere“.