Etna, la nube di cenere dell’eruzione notturna è arrivata in Libia: pioggia nera nella Cirenaica tra Bengasi e Tobruch, Beida la città più colpita – FOTO

Etna, affascinante pioggia nera in Libia dopo la violenta eruzione parossistica della notte: le immagini dai satelliti
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MeteoWeb

E’ arrivata addirittura in Libia la nube di cenere generata dal violento parossismo di questa notte sull’Etna. L’evento, il secondo nel giro di 30 ore dopo quello spettacolare di martedì pomeriggio, si è verificato nelle tarde ore notturne e ha avuto il suo picco massimo tra l’una e le due della notte. In base ai primi dati forniti dall’INGV, è stato un evento più violento rispetto a quello di due giorni fa e ha formato un’enorme colonna eruttiva di cenere, gas e lapilli che si è alzata per diversi chilometri sul vulcano muovendosi rapidamente verso sud/est, nel mar Jonio, alimentata dal forte vento.

Scorrendo la gallery in alto a corredo dell’articolo possiamo osservare le immagini del satellite meteorologico “Meteosat” di EUMETSAT nelle sue mappe composite sulle masse d’aria e seguire il percorso della nube di cenere vulcanica che ha attraversato tutto lo Jonio e stamattina, intorno alle 08:00 italiane, è giunta in Libia, nella Cirenaica, dove sta determinando proprio in queste ore un’intensa e anomala pioggia di cenere tra Bengasi e Tobruch. La città più colpita dalla pioggia nera è Beida, la quarta città del Paese con circa 250 mila abitanti. Ha una forte identità italiana perchè era un piccolissimo villaggio rurale prima dell’occupazione fascista del 1933, quando diventò Beda Littoria e venne popolata da decine di migliaia di coloni giunti dall’Italia in modo particolare tra 1937 e 1938. Furono gli italiani a trasformarla in una vera e propria città, al punto che poi negli anni ’50 venne scelta come nuova Capitale della Libia anche se poi l’idea di spostare la Capitale da Tripoli non venne mai effettivamente concretizzata.

La pioggia di cenere vulcanica sta interessando anche l’entroterra desertico della Cirenaica, dove le dune di sabbia si stanno tingendo di nero. Una sorta di “vendetta” dell’Etna rispetto alle molto più frequenti nuvole di sabbia del Sahara che interessano la Sicilia e l’Italia in senso inverso spinte dai venti di scirocco.

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