Sars-Cov2 e scuola, è caos in Puglia dopo l’ordinanza regionale: domani tutti in Dad ma i genitori fanno ricorso

Domani le scuole pugliesi dovrebbero entrare in Dad, ma il Tar ha bocciato l'ordinanza regionale e dunque si deve tornare in presenza
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I dirigenti degli istituti scolastici pugliesi, e di conseguenza le scuole stesse, sono nel caos dopo che si sono trovati, in serata, dinanzi alla sentenza del Tar Puglia che sospende l’efficacia dell’ordinanza del presidente della Regione Puglia che poneva, fino al 5 marzo, gli studenti in didattica digitale integrata. In attesa di una nuova ordinanza i dirigenti terranno tutti gli studenti, almeno per la giornata di domani, in didattica a distanza. Tra le motivazioni anche l’insorgenza di febbre tra alcuni docenti, dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. Ad Acquaviva delle Fonti, nel Barese, il sindaco Davide Carlucci ha firmato un’ordinanza “che lascia, di fatto, tutto inalterato per un giorno. Questo per evitare il diffondersi del contagio e per evitare che si crei confusione nell’organizzazione della vita scolastica e delle famiglie acquavivesi”.

Intanto, i sindacati si sono mostrati subito in disaccordo con l’eventualita’ che il presidente Emiliano possa emanare una ordinanza con la quale “intende ripristinare la facolta’ di scelta da parte delle famiglie sulla didattica in presenza o da remoto“. In questo modo “si riconduce la scuola pugliese allo stato dell’ordinanza precedente, contro cui – scrivono in un comunicato unitario Claudio Menga, Roberto Calienno, Gianni Verga, Chiara De Bernardo e Francesco Capacchione avevamo gia’ indetto uno sciopero motivato anche dalla necessita’ di garantire salute e sicurezza dei lavoratori, degli alunni e delle famiglie in tutte le scuole pugliesi”. Le sigle Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda di Puglia preannunciano che, “qualora dovessero concretizzarsi le suddette previsioni, riprenderanno lo stato di mobilitazione senza escludere, nuovamente, il ricorso allo sciopero regionale”.

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