Mancano solo pochi giorni ai primi voli a motore su Marte.
I team responsabili del rover Perseverance della NASA e dell’elicottero Ingenuity hanno scelto un “aeroporto” sul Pianeta Rosso per il drone-elicottero del peso di 1,8 kg e si stanno preparando per i voli nel prossimo futuro.
“I voli di prova di Ingenuity dovrebbero iniziare non prima della prima settimana di aprile,” hanno spiegato i funzionari della NASA in un aggiornamento della missione. “I tempi esatti del primo volo rimarranno flessibili mentre gli ingegneri elaborano i dettagli della tempistica per il dispiegamento e il posizionamento di Perseverance ed Ingenuity“.
Il drone Ingenuity è ancora nascosto nella “pancia” di Perseverance, atterrato all’interno del cratere Jezero il 18 febbraio. Dopo che il rover avrà raggiunto l’area prescelta, rilascerà Ingenuity a terra e si sposterà a circa 100 metri di distanza. Il rover a 6 ruote tenterà quindi di documentare i voli del piccolo elicottero utilizzando la sua suite di telecamere Mastcam-Z e due microfoni, hanno spiegato i membri del team di missione.
Ingenuity ha a bordo una fotocamera ad alta risoluzione ma non strumenti scientifici: è una dimostrazione tecnologica che ha lo scopo di aiutare a spianare la strada alla futura esplorazione aerea di Marte. Se i voli di Ingenuity avranno successo, le future missioni del Pianeta Rosso potrebbero includere altri elicotteri, che fungerebbero da ricognitori per i rover e/o potrebbero raccogliere dati da soli, hanno affermato i funzionari della NASA.
Dopo aver aiutato Ingenuity a decollare, Perseverance inizierà a concentrarsi seriamente sulla sua missione principale. Il rover cercherà i segni dell’antica vita di Marte e raccoglierà dozzine di campioni, che una campagna di missione congiunta NASA-ESA trasporterà sulla Terra, forse già nel 2031.
Ingenuity non è l’unico dimostratore tecnologico che Perseverance ha portato su Marte. Uno degli strumenti scientifici del rover, chiamato MOXIE (“Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment”), è progettato per generare ossigeno puro dalla sottile atmosfera di Marte, dominata dall’anidride carbonica: tale equipaggiamento in futuro potrebbe aiutare l’umanità a mettere piede su Marte, ha spiegato la NASA.