Nel 2020 in Italia -20% di bambini e -15% di ragazzi morti rispetto alla media; +19% di ultra 85enni: tutti i dati sulla mortalità

L'Istat pubblica tutti i dati sulla mortalità in Italia nel 2020: tutti i decessi per fasce d'età, aree geografiche e periodi dell'anno della pandemia di Coronavirus
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L’ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica, ha pubblicato i dati dettagliati sulla mortalità in Italia nel 2020 paragonata alla media dei cinque anni precedenti, fotografando la reale incidenza della pandemia nel nostro Paese. In media, tra 2015 e 2019 sono morte in Italia 645.619 persone l’anno. Nel 2020 il numero è aumentato drammaticamente a un valore da record: 746.146, con un aumento di oltre 100.526 morti, che in termini percentuali significa il 15,6% in più. Un numero enormemente più alto anche rispetto ai morti accertati da Covid nel calcolo ufficiale della pandemia, che al 31 dicembre erano 74.159, oltre 26 mila in meno rispetto alla differenza di mortalità ufficiale tra il 2020 e i cinque anni precedenti.

Analizzando i dati, possiamo osservare chiaramente come l’identikit delle vittime sia particolarmente eterogeneo tra fasce d’età e Regioni. Addirittura tra bambini e ragazzi ci sono stati, nel 2020, molti meno morti rispetto ai cinque anni precedenti, mentre tra gli adulti fino ai 54 anni il numero dei decessi è rimasto stabile. I numeri, invece, sono drammaticamente più alti della media oltre i 55 anni, con un aumento più alto, del 19%, per gli ultra 85enni: ne sono morti 57 mila in più rispetto ai cinque anni precedenti. Nella fascia d’età 75-84 anni abbiamo avuto 25.580 morti in più della media (+13%), nella fascia d’età 65-74 anni abbiamo avuto 14.420 morti in più della media (+17%) e nella fascia d’età 55-64 anni abbiamo avuto 4.950 morti in più rispetto alla media (+12%). Il dettaglio:

  • -20% tra i bambini 0-14 anni
  • -15% tra i ragazzi 15-24 anni
  • -10% tra i giovani 25-44 anni
  • +1% tra gli adulti 44-54 anni
  • +12% tra gli adulti 55-64 anni
  • +17% tra gli anziani 65-74 anni
  • +13% tra gli anziani 74-84 anni
  • +19% tra gli anziani ultra 85enni


Osservando poi il grafico con l’andamento dei morti per mesi dell’anno, possiamo osservare che nella media dei 5 anni precedenti (2015-2019) il numero più alto di vittime si riscontrava tra dicembre, gennaio, febbraio e marzo, quindi nel quadrimestre più freddo dell’anno. Nel 2020, invece, la pandemia ha cambiato tutto: la mortalità più alta s’è registrata a marzo e aprile, durante la prima ondata della pandemia. Siamo tornati nella norma da maggio a settembre per poi risalire con un nuovo picco, quello della seconda ondata, tra ottobre, novembre e dicembre.

Molto interessante osservare anche i dati Regione per Regione: in Lombardia c’è stata una mortalità del 36,6% superiore rispetto alla norma, in Trentino Alto Adige del 26,6%, in Valle d’Aosta del 25,4% e in Piemonte del 22,9%. Al contrario, nel Lazio c’è stato il 5,5% dei morti in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti, in Basilicata il 5,3% dei morti in più e infine in Calabria appena il 4,0% in più, un dato sostanzialmente stabile rispetto alla media per la Regione in assoluto meno colpita in Europa dalla pandemia con (ad oggi, 18 marzo 2021) soltanto 752 morti accertati con Covid rispetto a una popolazione Regionale di 2 milioni di abitanti.

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