SARS-CoV-2: Sileri spiega perché “dopo Pasqua le cose andranno meglio, ci riprenderemo la nostra libertà”

Il sottosegretario Sileri: "Perché non dobbiamo credere di poter vivere quello che sta vivendo oggi l'Inghilterra, e cioè riprenderci la nostra libertà?"
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Dopo Pasqua le cose andranno meglio. Il Governo si è preso il rischio di riaprire la scuola, è un passo avanti. Andando avanti con le vaccinazioni prenderemo altri rischi, moderati, molto bassi, che vuol dire che si procederà con altre aperture“: è quanto ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto su Rtl 102.5 a ‘Non Stop News’. A maggio, ha aggiunto, “sarà meglio innanzitutto perché avremo un numero importante di cittadini che hanno ricevuto la prima e molti la seconda dose. In più arriva il vaccino migliore per questo virus che è la bella stagione, lo abbiamo già visto lo scorso anno. Perché non dobbiamo credere di poter vivere quello che sta vivendo oggi l’Inghilterra, e cioè riprenderci la nostra libertà? Avremo un’estate con un po’ di normalità“.
Per quanto riguarda invece le vaccinazioni contro SARS-CoV-2, “la riluttanza della popolazione in generale verso il vaccino è comprensibile e giusta, chi non è medico può avere dei dubbi e il nostro compito è quello di spiegare. Non è comprensibile per quelli che hanno studiato anni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, e se questi sono riluttanti vuol dire che i genitori hanno buttato via i loro soldi per farli studiare. Gli operatori sanitari che rifiutano il vaccino non credono nei fondamenti della medicina,” ha affermato il sottosegretario intervenuto su Rtl 102.5 a ‘Non Stop News’. In riferimento ai dubbi sul vaccino da parte della popolazione, Sileri ha ricordato che “la ricerca per il vaccino è stata fatta velocemente, ma non vuol dire che non sia una buona ricerca. I fondi sono stati tanti, i risultati sono validi. Non bisogna aver paura del vaccino – ha sottolineato il medico – Non si sa quanto dura, non possiamo saperlo con certezza, un anno o 2 anni, magari dovranno essere fatti dei richiami, ma è quello che abbiamo, è un’arma di difesa” e al massimo “vorrà dire che il prossimo anno dovremo rivaccinarci. E’ vero però che se raggiungiamo l’immunità di gregge il virus circola meno, e si creano meno varianti o il virus si modifica verso una variante molto più semplice. Magari non servirà più il vaccino“.

pandemia coronavirusFacciamo un ultimo sforzo “e poi, se il diavolo e le varianti non ci mettono le corna, da maggio tutta l’Italia sarà in giallo e qualche Regione anche in bianco“, ha dichiarato Sileri in un’intervista al “Corriere della Ser” Il trend “è in lieve miglioramento, segno che le misure restrittive stanno funzionando ma è un dato ancora iniziale che va consolidato. Dobbiamo scendere di molto con l’Rt“. Servono “altre tre settimane per tornare a una situazione più tranquilla“. Le vaccinazioni “stanno aumentando e dobbiamo dare il tempo di raggiungere una quota sufficiente di persone. A metà aprile 14-15 milioni di persone avranno ricevuto almeno una dose“. Il 50% degli anziani “ha ricevuto almeno una dose e il 23% la seconda. E’ chiaro che ci sono squilibri tra Regioni, ma tra due settimane il 50% avrà ricevuto le due dosi e l’80% una dose“. La Lombardia ha avuto problemi ma “ha già vaccinato un milione di anziani tra 70 e 79 anni. La percentuale è bassa ma il numero è cospicuo”. Aprire le scuole “è un rischio calcolato, basso. E’ chiaro che la variante inglese circola tra i più giovani, ma nel frattempo stiamo mettendo in sicurezza gli anziani e i fragili“. Ora ci sono anche gli anticorpi monoclonali che “sono ottimi per i malati più gravi. Le terapie si svuoteranno e anche chi ci finirà avrà un’età inferiore e una permanenza più breve“.

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