I peperoni sono relativamente difficili da coltivare, dato che sono piuttosto sensibili a una serie di condizioni particolari. Ci sono 35 specie nella famiglia Capsicum, la piu’ nota e’ la annuum, che comprende diverse varieta’ con forme e gusti molto diversi, tra cui peperoni, jalapenos, peperoncini del New Mexico e peperoncini di Caienna. Grazie alla ricerca scientifica, ora sarà possibile ottenere piante di peperoni e peperoncini più resistenti alle malattie e più produttive.
Secondo i ricercatori del World Vegetable Center di Taiwan, lo studio della genetica delle due piante potrebbe portare a una maggiore varieta’ della specie vegetale. In uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, i ricercatori hanno scoperto una serie di ibridi che possono essere coltivati incrociando le varieta’ domestiche e quelle selvatiche. Il team ha studiato la correlazione genetica tra 38 campioni di 15 specie di peperoni selvatici e domestici raccolti da localita’ in tutto il mondo allo scopo di individuare la compatibilita’ tra le diverse varieta’.
Mentre in precedenza, si pensava che solo una ristretta gamma di specie potesse essere ibridata con successo per la coltivazione, gli scienziati ora hanno scoperto che la possibilita’ di ibridazione e’ indipendente dalla vicinanza genetica delle specie. “Le principali differenze tra i peperoni e i peperoncini coltivati per scopi culinari e le loro controparti selvatiche – spiega Catherine Parry, autrice principale dell’articolo, che ha svolto un tirocinio presso il World Vegetable Center durante il percorso di studi all’Universita’ di Bath – riguardano la forma e le dimensioni delle foglie e dei frutti, che tendono a essere piu’ piccoli per le specie selvatiche, ma ci sono ancora molti aspetti che non conosciamo di questa famiglia”.
“La nostra ricerca – aggiunge l’esperta – suggerisce che esiste un numero potenziale molto ampio di varieta’ che potrebbero raggiungere le nostre tavole. Le specie selvatiche tendono ad essere piu’ resistenti alle malattie, per cui i nostri risultati potrebbero essere utili nella ricerca di candidati da selezionare per le prossime ibridazioni”. “A differenza di altre colture – commenta Derek Barchenger, del World Vegetable Center e secondo autore dello studio – l’uso di specie selvatiche per la coltivazione di peperoncino e peperone e’ piuttosto limitato. Esplorare le varieta’ selvatiche e le possibilita’ genetiche potrebbe rappresentare un modo per ampliare la nostra comprensione e valutare le possibilita’ di ibridazione tra le varie specie”.