Fisica: al via AIDAinnova, progetto europeo R&D per i rilevatori del futuro

AIDAinnova ha lo scopo di esplorare l’applicazione di soluzioni tecnologiche originali, dai sensori all’elettronica di lettura, al software di ricostruzione
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AIDAinnova, progetto di ricerca e innovazione tecnologica per lo sviluppo di nuove soluzioni per i rivelatori di particelle del futuro, è ai blocchi di partenza. Approvato lo scorso novembre dalla Commissione Europea con un finanziamento di 10 milioni di euro, AIDAinnova ha recentemente chiamato a raduno per la prima volta oltre 300 esperti, principalmente europei, per discutere insieme le attività previste, e pianificare i prossimi passi per realizzare gli ambiziosi obbiettivi del progetto.

Ottenere i migliori risultati di fisica è possibile solamente attraverso lo studio, la progettazione e la realizzazione di apparati sperimentali sempre più complessi e performanti. Per questo l’aggiornamento della Strategia Europea per la Fisica delle Particelle ha reso prioritario la predisposizione entro la fine del 2021 di una roadmap europea per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie di rivelazione.

Nell’elaborazione della roadmap, sarà importante dedicare particolare attenzione al coinvolgimento delle future generazioni di ricercatrici e ricercatori, per trasmettere loro le competenze già acquisite e farne crescere di nuove”, raccomanda Silvia Dalla Torre, ricercatrice della Sezione di Trieste e coordinatrice nel comitato della roadmap.

Con AIDAinnova prosegue la tradizione dei precedenti progetti europei, AIDA e AIDA-2020, per gli sviluppi dei rivelatori e delle loro infrastrutture destinati agli apparati sperimentali al Large Hadron Collider del CERN nella fase ad alta luminosità, e alle sfide dei futuri esperimenti con fasci ad alte intensità o ai collisori leptonici”, commenta Nadia Pastrone, ricercatrice della Sezione di Torino, responsabile scientifico per l’INFN.

AIDAinnova ha lo scopo di esplorare l’applicazione di soluzioni tecnologiche originali – dai sensori all’elettronica di lettura, al software di ricostruzione – per validarne le potenzialità di misura e di scoperta alle future macchine acceleratrici per la fisica delle alte energie e per la fisica dei neutrini. Le tecnologie innovative, oggetto di studio e sperimentazione, riguardano i nuovi rivelatori di vertice e tracciamento al silicio che dovranno implementare anche la misura del tempo (4D), nuovi rivelatori a gas di grandi aree e volumi resistenti alle radiazioni e agli alti flussi di particelle, calorimetria innovativa ad alta granularità (5D) e su larga scala, rivelatori criogenici per i neutrini di grande volume.

Nel contesto di ricerca di frontiera in cui opera la fisica delle alte energie, sempre più determinanti risultano le sinergie tra diversi progetti e comunità, per realizzare prototipi e infrastrutture condivise che richiedono un notevole impegno in termini di risorse, come i progetti di microelettronica. Uno dei grandi valori aggiunti di AIDAInnova è inoltre quello di fornire un ambiente di discussione comune tra ricercatori che operano su progetti diversi, favorendo lo scambio di conoscenze e di idee a livello europeo e mondiale. Ed ora, per la prima volta, anche le industrie fanno parte del consorzio di ben 45 beneficiari, da 15 paesi diversi. Per l’Italia, a cui è stato attribuito il 18% del finanziamento europeo, partecipano l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con le ditte CAEN SpA ed Eltos SpA, e la Fondazione Bruno Kessler.

Il contributo dell’INFN al successo del progetto è cruciale” sottolinea Paolo Giacomelli, ricercatore della sezione INFN di Bologna e parte del management di AIDAinnova. “Grazie alla grande partecipazione italiana alle diverse attività e alla competenza dimostrata dall’INFN, l’Italia risulta essere la nazione che riceve il contributo finanziario maggiore nel progetto: concreta dimostrazione dell’importanza dell’apporto italiano allo sviluppo di tecnologie per i rivelatori di particelle”.

Durante i quattro anni del progetto, vi lavoreranno oltre 150 fisici e ingegneri in quasi tutte le sezioni INFN, e saranno banditi ben 40 nuovi assegni di ricerca per giovani ricercatori.

È un progetto complesso e articolato – spiega Rosaria Porcu, della sezione INFN di Torino, cui è affidata la responsabilità finanziaria – che ha richiesto una solida preparazione per la rendicontazione”.

E siccome quando si lavora in contesti innovativi è fondamentale che le idee più originali e promettenti abbiano una possibilità di realizzarsi, AIDAinnova lancerà anche una sfida che metterà a confronto nuove proposte ad alto rischio per selezionarne alcune da sostenere con un finanziamento dedicato.

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