Allarme in un parco acquatico, bambini pieni di bolle e acqua verde: piscine infette o sabotaggio? [FOTO]

Inizialmente si era tentato di far passare il tutto per una bufala, ma i bambini al pronto soccorso sono un dato di fatto
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E’ di ieri la notizia di un vero e proprio giallo avvenuto in un parco acquatico campano. Si tratta del Pareo Park di Giugliano dal quale ieri pomeriggio è stato lanciato un allarme da parte di decine di genitori, spaventati perché l’acqua della piscina di una delle attrazioni era diventata verde e i bambini erano usciti dalla vasca con bolle sanguinanti sotto ai piedi e sui polpastrelli.

L’allarme, nel giro di poche ore, è dilagato sui social e sul web e poco dopo l’accaduto è arrivata anche la smentita da parte del parco, che ha ridimensionato l’accaduto, tanto che si era parlato persino di una bufala. Ma i video e le foto postati dagli utenti presenti in quel momento sono tanti e sebbene le cause siano ancora da chiarire, i bambini ricoverati sono un dato di fatto. Un altro dato di fatto è che ieri l’ASL 2 ha chiuso l’impianto in via precauzionale per fare delle analisi, anche se questa mattina sulla pagina web del parco è stato annunciata l’apertura regolare per tutta la giornata di oggi.

In un’intervista rilasciata a Fanpage Napoli un testimone racconta: “Ci siamo accorti che sia a mia figlia che a mia nipote usciva del sangue da sotto i piedi“; una mamma riferisce dell’allarme che è dilagato quando diversi bambini sono usciti dall’acqua con vesciche sui piedi e sulle mani; un’altra precisa: “Noi vogliamo che il parco chiuda perché altri bambini non devono essere contagiati“. Sul posto, ieri, sono arrivate diverse ambulanze che hanno caricato i bambini e li hanno portati al pronto soccorso, altri sono andati con i propri mezzi, accompagnati dai genitori.

A replicare è Vincenzo Schiavo, amministratore del parco, che precisa come al momento dell’accaduto ci fossero oltre tremila persone presenti e imputa l’accaduto ad “una ventina di famiglie” che sarebbero entrate nel parco nonostante fosse pieno e avrebbero “iniziato a lamentarsi di ogni cosa, fino ad arrivare al punto di arrivare a dirci che i loro figli avevano i piedi sbucciati” per via di un problema nell’acqua. “Il parco ha tecnici che controllano l’acqua continuamente e ci sono analisi ogni 2/3 ore. La protesta ci è sembrata pretestuosa e abbiamo chiamato la polizia – precisa Schiavo -, ma la gente continuava a dire ‘dovete chiudere il parco’ perché ci sono problemi nelle acque, ma come è possibile che si brucino i piedi solo venti bambini? Forse può essere stato un eritema solare, io non lo so, ma dire che l’acqua era sporca o infetta mi sembra un sabotaggio” conclude l’amministratore.

Ma i testimoni e i commenti, anche sui social, di genitori preoccupati e intenzionati ad andare fino in fondo alla questione sono decine. Si attendono ora le analisi dell’ASL per capire cosa sia davvero accaduto ieri.

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