Partono degli scavi per Enel e riemergono straordinarie sorprese archeologiche: è avvenuto a Taranto [GALLERY]

La scoperta avvenuta a Taranto è stata presentata dalla Soprintendenza all'Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio
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Dal sottosuolo di Taranto riemergono dopo secoli reperti archeologici di rilevanza storica e culturale. L’ultima scoperta avvenuta nella città pugliese è quella di una tomba a camera rinvenuta in via Maturi, nella semiperiferia tarantina. La tomba contiene sette inumazioni e risale al II secolo avanti Cristo.

La scoperta è stata presentata dalla Soprintendenza all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio nel corso delle Giornate dell’Archeologia. La scoperta è avvenuta grazie ad una indagine stratigrafica effettuata per una richiesta di Enel per il posizionamento di un tratto di rete interrata.

Il corredo funerario ritrovato è ricchissimo e pregiato, e si trova attualmente in fase di restauro presso il laboratorio della Soprintendenza. Contiene vasellame, oggetti votivi e manufatti metallici. Il Comune di Taranto, attraverso l’assessore all’Urbanistica, Augusto Ressa, ha espresso soddisfazione per il nuovo rinvenimento e ha sottolineato lo “stretto rapporto” dell’amministrazione con la Soprintendenza “per la valorizzazione del patrimonio culturale della città e la particolare attenzione rivolta alle antiche strutture ipogee diffuse in tutto l’abitato”. Taranto è stata una delle città più fiorenti della Magna Grecia ed è oggi sede di un Museo archeologico nazionale.

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