Il modello degli ultimi giorni è stato eccezionale per il Nord Europa e l’area artica, dove si sono sviluppati una potentissima dorsale e un sistema di alta pressione, mentre un ciclone sul Nord Atlantico produceva una forte avvezione d’aria calda verso l’Artico. Forti venti da sud-sudest in Islanda hanno prodotto un importante effetto foehn negli stretti fiordi. Insieme ai potenti venti, la massa d’aria si è riscaldata fino a livelli ben oltre la media.
Sabato 17 e domenica 18 novembre le temperature pomeridiane sono state estreme, con la stazione meteorologica di Skjaldthingsstadir, nell’Islanda orientale, che ha raggiunto +17,4°C sabato 17 e +17,8°C domenica 18. Nella parte settentrionale dell’Islanda, l’Akureyri Airport ha registrato +15°C in entrambe le giornate. Nella gallery a corredo dell’articolo, una tabella riassuntiva delle temperature più alte registrate nello stato insulare, davvero eccezionali per la metà di novembre.
Oltre alle alte temperature, anche i venti di forte intensità hanno attirato l’attenzione. Alcune stazioni elevate e quelle nei fiordi più stretti hanno registrato venti di 150-180km/h.
