Castello di Schonbrunn: ecco il castello della principessa Sissi [GALLERY]

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Siamo in Austria. E’ qui che sorge il fiabesco Castello di Schonbrunn, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il più famoso e visitato castello di Vienna, residenza estiva degli imperatori asburgici, è oggi incluso nell’area urbana di Vienna ma un tempo era piuttosto fuori città. Si trova infatti ad Hieltzing, alla periferia occidentale della capitale danubiana. Conosciuto soprattutto per essere stato il castello della principessa Sissi, l’ultima imperatrice d’Austria, vanta una storia molto interessante. L’area boschiva di Katterburg, dove poi sarebbe sorta la reggia, era stata acquistata tre secoli prima da Massimiliano II, che ne fece la sua riserva di caccia. Il sovrano introdusse nell’area dove oggi sorge il Castello di Schonbrunn uno zoo comprendente soprattutto gallinacei esotici, un elegante giardino ed una prima costruzione.  Fu l’imperatore Mattia, nel 1612 a scoprire durante una battuta la cosiddetta «bella fonte» (in tedesco schöner Brunnen), la fonte d’acqua che ha poi dato nome al complesso.Nel corso del XVII secolo il compito di elaborare il progetto di un castello fu affidato all’architetto von Erlach, ma le guerre di successione bloccarono di continuo i lavori. Solo nel 1700, su impulso dell’imperatrice Maria Teresa, il castello vide effettivamente la luce, anche se l’aspetto attuale è dovuto soprattutto agli ampliamenti successivi, terminati nel 1819.Dannegiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel 1952 venne conmpletamente restaurato, riportandone in luce l’antico splendore.Cosa visitare? Si accede al Cortile d’Onore (Ehrenhof) del castello attraverso l’Haupttor, l’ingresso principale in cui fanno bella mostra due obelischi. Nella piazza dello Schonbrunn ci sono due fontane con figure allegoriche e tutto intorno costruzioni basse che avevano funzioni di servizio. In fondo sulla destra c’è lo Schlosstheater più volte rimaneggiato e oggi sede dell’Accademia di Arte Drammatica. Subito di fronte all’ingresso si stendono i 125 metri della facciata del Castello. Dall’atrio del castello si accede, a sinistra, alla Cappella con soffitti affrescati che ospita una piccola mostra sulla storia del castello. A destra dell’atrio si accede agli appartamenti reali, la vera delizia dello Schonbrunn. Si susseguono senza sosta circa 40 appartamenti in stile rococò con stucchi, decorazioni, arredi, lampadari e molto altro; un percorso alla scoperta dello stile dominate allora. Salendo per lo Scalone Azzurro (Blaue Stiege) si accede alla Sala di Attesa, poi all’Anticamera dell’Imperatore e infine alla Sala di Noce dove l’Imperatore concedeva le udienze.La visita inizia dallo Studio con i ritratti dell’imperatore e della moglie Elisabetta e poi si passa nella Camera da letto arredata in modo molto sobrio, con il letto da campo che Francesco Giuseppe usava durante le guerre. Qui l’imperatore si spense il 21 novembre 1916, come racconta la scultura di Von Matsch. Da non perdere la stanza di Maria Antonietta, la stanza dei bambini, la saletta della prima colazione e il salotto giallo, con l’Orologio che apparteneva a Napoleone quando stabilì a Schonbrunn la sua residenza; la Grosse Galerie, Grande Galleria, i Gabinetti Cinesi e, più avanti, la Stanza della porcellane e quella del Milione, il cui nome deriva dalla cifra spesa per arredarla. La visita agli appartamenti in stile rococò termina con gli appartamenti di Francesco Carlo e Sofia di Baviera. Altrettanto imperidibile il Museo delle carrozze. Il parco dello Schonbrunn rivaleggia, per grandezza e bellezza, con quelli di Versailles e Caserta. Il punto centrale del parco è il Bluemenparterre che si allunga fino al Neptunbrunne, la fontana di Nettuno. Domina il parco la Gloriette porticato neoclassico preceduto da una grande fontana e da una terrazza panoramica sul parco e sulla città. Lungo le mura destre c’è un giardino botanico con la Palmenhaus, splendida serra. Schonbrunn possiede anche lo zoo (Tiergarten) più antico d’Europa ed è anche l’unico a potersi vantare di avere tra gli animali ospiti anche dei rarissimi panda.

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