Clima, ecco le “warming stripes”: le immagini che dimostrano la vera entità del riscaldamento globale [GRAFICI]

Virtualmente per ogni Paese o regione del mondo, le bande vanno dal blu prevalente al rosso prevalente negli anni più recenti, chiara illustrazione della tendenza generale al riscaldamento della Terra
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I cambiamenti climatici sono una complessa questione globale, che richiede una comunicazione semplice sui suoi effetti a scala locale. Il riscaldamento globale provoca un’ampia gamma di effetti climatici, sia locali che globali. Stanno già aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteo estremi, i danni per la salute, la pressione sulle risorse idriche e alimentari, il cambiamento delle stagioni e degli ecosistemi, i livelli del mare, i danni alle infrastrutture e alle economie e le minacce al nostro modo di vivere. Ridurre questi pericoli potrebbe essere la più grande sfida della nostra epoca. Esistono delle soluzioni di mitigazione, dall’energia rinnovabile ad agricoltura e trasporti più puliti. Ma anche parlare dei cambiamenti climatici può aiutare.

I grafici presenti in questo articolo mostrano come abbiamo assistito al cambiamento delle temperature nel mondo nel corso dell’ultimo secolo o anche di più. Ed Hawkins, climatologo dell’University of Reading, nel Regno Unito, e tra gli autori del 6° report di valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, ha guidato la creazione delle “warming stripes”, le bande di riscaldamento, ossia le rappresentazioni visive dei cambiamenti delle temperature misurate in ogni Paese almeno negli ultimi 100 anni. Ogni banda rappresenta la temperatura media per un anno in un determinato Paese. Per la maggior parte dei Paesi, le bande iniziano nell’anno 1901 e finiscono nel 2018. Per Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera e Germania, i dati iniziano dalla fine del XIX secolo. “Volevo che le tendenze a lungo termine e le variazioni delle temperature fossero cristalline per i fruitori. Questa visualizzazione rimuove tutte le distrazioni dei grafici standard”, ha detto Hawkins.

Per la maggior parte dei Paesi, i dati provengono dal Berkeley Earth temperature dataset, aggiornato alla fine del 2018. Per alcuni Paesi, come USA, Regno Unito, Svizzera e Germania, i dati provengono dall’agenzia meteorologica nazionale. Gli ultimi 5 anni (20142018) sono stati i 5 anni più caldi mai registrati, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, e il 2019 finora sta dimostrando di poter essere sicuramente tra i primi 5 più caldi, puntando potenzialmente al secondo posto di anno più caldo mai registrato sulla Terra.

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Virtualmente per ogni Paese o regione del mondo, le bande vanno dal blu prevalente al rosso prevalente negli anni più recenti, illustrando l’aumento delle temperature medie in quel Paese. L’Artico, per esempio, che si sta scaldando al doppio della velocità rispetto al resto del pianeta, ha “rotto la scala cromatica”, ha commentato Hawkins.

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Nella gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo, le “warming stripes” di diverse aree del mondo, tra cui l’Italia. Sul sito showyourstripes.info, è possibile consultare i grafici per ogni parte del mondo.

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