Corea del Sud: altri tre morti per Mers, il bilancio delle vittime sale a 23 [FOTO]

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Attualmente ci sono circa 6.700 persone in quarantena

La Corea del Sud ha registrato oggi altri tre morti per la Sindrome respiratoria acuta mediorientale (Mers) da coronavirus, portando così il bilancio delle vittime dell’epidemia a 23. Si tratta di un dato preoccupante, perché il governo di Seul aveva dichiarato nei giorni scorsi di ritenere di aver superato il picco delle infezioni.
Il numero di persone la cui infezione è accertata è al momento a 165 e si tratta del peggiore focolaio di questa malattia fuori dalla sua prima “culla”, l’Arabia saudita. Tra questi 165, ce ne sono 17 in condizioni instabili e si teme che possano non essere salvati.

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L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha affermato ieri che l’epidemia in Sudcorea è “una sveglia” e che la mancanza di consapevolezza sul virus tra gli operatori sanitari e i cittadini contribuisce a una rapida diffusione della sindrome.
I pazienti sono stati tenuti per giorni nei pronto soccorso degli ospedali, a contatto con altre persone, e la pratica dello “shopping dei medici”, con i sanitari che visitano diversi ospedali per una seconda e terza opinione, ha contribuito alla diffusione del virus. Ancor di più l’accesso di visitatori e familiari ai pazienti infettati e ricoverati negli ospedali.
Le autorità sanitarie hanno ammesso che il 35 per cento delle infezioni riguarda familiari e amici che si sono recati in visita a pazienti o che li hanno accuditi presso gli ospedali.
Attualmente ci sono circa 6.700 persone in quarantena. Altre 4.500 hanno finito il periodo d’isolamento, senza che sia stata diagnosticata loro la Mers.

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