Esplosione Stromboli, la fuga mozzafiato in barca dal flusso piroclastico che “divora” il mare: “vivi per miracolo” [VIDEO]

Esplosione Stromboli, le incredibili immagini girate da una ragazza in barca a pochi metri dal flusso piroclastico: "siamo vivi per miracolo". Video mozzafiato
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Le immagini di Elena Schiera sono impressionanti: si trovava in barca con un gruppo di amici quando alle 12:17 di stamattina lo Stromboli è esploso con un violento parossismo che ha generato un impressionante flusso piroclastico sul mare. Soltanto il veloce intervento del timoniere dell’imbarcazione ha evitato il peggio: “momenti di panico, siamo sopravvissuti per miracolo” ha commentato la ragazza palermitana pubblicando le immagini dei momenti più impressionanti dell’evento.

Esplosione Stromboli, l’impressionante flusso piroclastico “cammina” sul mare [VIDEO]

Stromboli, le impressionanti immagini dell’esplosione vista dal mare [VIDEO]

Esplosione Stromboli, la grande fuga dal flusso piroclastico sul mar Tirreno [VIDEO]

Stromboli, le impressionanti immagini di esplosione e flusso piroclastico visti dal mare [VIDEO]

L’esplosione è stata preceduta da un forte boato, avvertito a svariati chilometri di distanza. Il parossismo ha innescato incendi diffusi su tutta l’isola e scatenato il panico nei turisti, che sono fuggiti rapidamente ma fortunatamente non ci sono vittime ne’ feriti. La Protezione Civile ha attivato l’unità di crisi e due canadair stanno lavorando per spegnere gli incendi sui costoni di Stromboli.

L’INGV ha spiegato che s’è trattato di un’esplosione di “forte intensità” a quasi due mesi di distanza dall’eruzione del 3 luglio, costata la vita a un escursionista siciliano. L’eruzione di oggi è stata molto simile. I “prodotti” generati dall’ultimo episodio sono caduti “in tutta la terrazza e lungo la sciara del fuoco rotolando sino a raggiungere la linea di costa, per diverse centinaia di metri in mare“. La macchina regionale si è messa in moto per far fronte all’emergenza. “Ovviamente – osserva il governatore Nello Musumeci -, lo Stromboli fa il suo mestiere e non possiamo rimproverargli nulla. Dipende da noi cercare di rendere compatibile la nostra presenza sull’isola“. In via precauzionale, per tutta la giornata il Comune di Lipari, d’intesa con la Regione Siciliana, ha vietato l’ormeggio agli aliscafi non di linea.

Esplosione Stromboli, c’è stato anche uno tsunami

L’eruzione dello Stromboli “ha causato un’onda di tsunami di 30 centimetri. Si e’ trattato di un fenomeno significativo e speriamo che si possa ritornare verso la normalita‘”. Lo dice il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Dopo l’eruzione dello Stromboli “c’è stata una piccola onda di tsunami di 30 centimetri. La quantità di materiale che è finito in mare è stata infatti tale da non provocare una grande onda e da consentire che l’onda prodotta fosse registrata e segnalata con un sistema di sirene che si è immediatamente attivato e che ha funzionato” ha aggiunto Borrelli.

Esplosione Stromboli, il vulcanologo dell’INGV spiega cos’è successo e cosa può succedere

L’eruzione di Stromboli di oggi e’ un evento con caratteristiche e impatto molto simili a quello del 3 luglio scorso. Possiamo parlare come la volta precedente di evento ‘parossistico’, come se ne verificano pochi nell’arco di un secolo, con una colonna di fumo alta almeno 3 km e una intensa produzione di cenere e materiali dalla terrazza craterica con un flusso che e’ sceso lungo la Sciara ed e’ planato nell’acqua. Dopo l’esplosione cosiddetta maggiore del 25 giugno scorso e quella ‘parossistica’ del 3 luglio – spiega l’esperto – il vulcano fino a oggi e’ stato continuativamente vivace, con parametri oscillanti medio-alti. Non possiamo sapere che cosa ci riserva il futuro, se avremo a che fare con eventi simili o no. Per la prima volta da quando Stromboli e’ tenuto sotto controllo in modo serio e scientifico, e cioe’ dopo il 2002 con l’allestimento di un sistema di monitoraggio piuttosto cospicuo – spiega Gianfilippo De Astis, vulcanologo dell’Ingv – non abbiamo mai avuto prima segnali precursori di eruzioni. Il 3 luglio, e posso dirlo a ragion veduta perche’ ero sul posto, i nostri strumenti evidenziarono una dilatazione del suolo vulcanico, complice la salita del magma, appena 8 minuti prima dell’effettiva esplosione. Un tempo troppo breve. Adesso sara’ interessante conoscere, con l’evento di oggi, quali sono stati i tempi della dilatazione“.

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