Hawaii, 2 mesi di eruzioni del vulcano Kilauea: la lava non si ferma, le esplosioni scuotono la vetta [GALLERY]

  • eruzione vulcano kilauea hawaii
    Credit: USGS
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MeteoWeb

Dopo due mesi di eruzioni, la lava continua a farsi strada nell’angolo sudorientale della Grande Isola delle Hawaii. Finora ha coperto oltre 25 km² di terra nella zona di faglia orientale del vulcano Kilauea. In questo momento sono le fessure numero 8 e numero 22 a portare avanti un’emergenza che non mostra ancora alcun segno di conclusione.

Le due fessure continuano a produrre costanti fontane e flussi di lava, mentre il numero di case distrutte continua a salire: finora la stima ufficiale parla di 671 abitazioni spazzate via, ma si teme che si possa raggiungere quota 700.

La fessura numero 8 rimane la più attiva. La sua lava continua a distruggere terra e a riversarsi nell’oceano, andando ad aggiungere nuova terra (quasi 190 ettari) alla costa dal contatto tra lava e acqua. La nuova costa è lunga circa 5,6 km. Il flusso di lava generato dalla fessura presenta ora piccoli flussi minori. Il cono di frammenti di lava raffreddati ha un’altezza di 55 metri e le fontane di lava raramente superano questo punto.

Oltre ai flussi di lava, le esplosioni in cima al vulcano sono ormai eventi giornalieri immancabili. L’ultima esplosione all’interno del cratere Halemaumau è avvenuta alle 2:17 (ora locale) di ieri, 3 luglio. Pesanti nuvole hanno oscurato la visuale e le misurazioni radar del pennacchio di cenere generato. Tuttavia, durante recenti eventi simili, i pennacchi di cenere hanno raggiunto altezze comprese tra 300 e 600 metri.

L’energia rilasciata dall’evento è stata equivalente ad un terremoto di magnitudo 5.1. Dopo l’esplosione, la sismicità è diminuita notevolmente per diverse ore ma è poi ritornata ad un tasso di 20-30 terremoti all’ora, molti dei quali di magnitudo compresa tra 2 e 3. Il crollo verso l’interno del bordo e delle pareti del cratere continua come conseguenza dell’abbassamento in corso sulla vetta del vulcano. Le emissioni di diossido di zolfo e quantità minori di cenere sono state trasportate sottovento, con piccole esplosioni di cenere e gas che accompagnano l’intermittente attività esplosiva.

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