Tutte le spaventose immagini del disastro della scorsa notte sulle Dolomiti, nel Cadore
Ha buttato giu’ una seggiovia, quella che collegava al rifugio ‘Scotter’, e poi invaso due appartamenti, senza problemi per gli occupanti, e la sede di una agenzia immobiliare, a circa 500 metri di distanza verso il centro di San Vito, la frana che ha causato la morte di tre persone, due uomini e una ragazzina, pare stranieri. “Sono danni per milioni” dice il vice sindaco Andrea Fiori. Secondo una prima ipotesi, per Fiori, tutte e tre le vittime erano nell’area del parcheggio della seggiovia, dove molti escursionisti e alpinisti hanno l’abitudine di dormire in auto per attaccare alle prime luci dell’alba le vie dolomitiche.
Non si esclude che la ragazza, una quattordicenne pare, sia imparentata con uno dei due uomini, mentre il secondo, della Repubblica Ceca, e’ stato portato via mentre era in auto con la moglie, che si e’ salvata. Per Fiori, vista la quantita’ di danni provocati e la massa di fango e ghiaia che ha travolto tutto lungo il suo passaggio “il bilancio della tragedia poteva essere anche piu’ drammatico”. Il vice sindaco ricorda che l’area di San Vito da anni deve fare i conti con quattro fronti di frane – per uno c’e’ anche un finanziamento Ispra del 2010 per un progetto di realizzazione di opere di contenimento della colata detritica – ma quello della notte scorsa si era aperto appena un anno fa, con un cedimento sull’Antelao per centinaia di migliaia di metri cubi.
“A riguardo – rileva Fiori – ci sono interventi in corso per 200mila euro, ma stanotte la frana ha cambiato direzione, ha virato a sinistra”. In sostanza, come ricorda, una parte della frana aveva preso da tempo una direzione che era sotto controllo e per quello che era rimasto fermo c’era stato un sopralluogo per capire quale avrebbe potuto essere la direzione di discesa. “Tutto faceva presagire – dice sconsolato il vice sindaco – che seguisse il corso gia’ intrapreso. ma stanotte vista la quantita’ d’acqua caduta ha preso un’altra direzione”.
